E’ stato sottoposto a fermo per tentato omicidio dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Fidene Serpentara, un romano di 34 anni. L’uomo, nel marzo scorso, in via Monte Sirino al Tufello, insieme ad un complice, aveva attinto con colpi d’arma da fuoco un 22enne che, nella circostanza, era rimasto a terra gravemente ferito.
Malgrado la reticenza di alcuni testimoni, dopo una delicata e complessa attività di indagine, gli investigatori sono riusciti ad individuare uno dei responsabili che, si era reso irreperibile rifugiandosi in Spagna.
Durante i primi accertamenti, nell’auto utilizzata dall’uomo per giungere sul luogo dell’attentato, gli agenti della Polizia Scientifica avevano riscontrato la presenza di tracce di polvere da sparo mentre, all’interno di un tombino, ubicato nel locali lavanderia dell’abitazione di un altro soggetto, amico dell’uomo, appartenenti entrambi ad un gruppo di elevato spessore criminale, era stata rinvenuta e sequestrata una pistola semiautomatica 7,65 , che al momento non risulta quella utilizzata dal malvivente.
Nel corso delle indagini, grazie ad alcune intercettazioni ambientali, gli investigatori, hanno appreso che l’uomo stava per rientrare nella capitale e, debitamente appostati, lo hanno atteso sotto la sua abitazione.
Ed è ormai sera quando un’autovettura, condotta da una donna, parcheggia sotto l’abitazione dell’uomo. Sul sedile passeggero qualcuno sembra nascondersi.
Fermati immediatamente dai poliziotti, i due sono stati messi in sicurezza e accompagnati negli uffici del commissariato, diretto dal dr. Francesco Maria Bova.
Al termine delle operazioni l’uomo è stato sottoposto a fermo e accompagnato a Regina Coeli mentre la donna, identificata per una romana di 38 anni, è stata arrestata per favoreggiamento personale.
L’attività di indagine è ancora in corso e si attendono ulteriori provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di altri soggetti.