“Catturandi – Nel nome del padre” la nuova serie targata Rai Fiction e Rodeo Drive Media ha avuto un ottimo inizio. Le prime due puntate andate in onda lunedì e martedì scorsi hanno ottenuto rispettivamente 3 milioni 477 mila spettatori e il 14.86 la prima puntata; 3 milioni 214 mila spettatori e il 13.90 di share la seconda.
Questa sera alle ore 21.35 su Rai Uno verrà trasmessa la terza puntata (in tutto sono sei episodi), e vedremo che la pista dei pizzini conduce la Catturandi all’amministratore dell’immensa fortuna economica di Sciacca, con il quale – ma Palma (Anita Caprioli) non lo sa – è in contatto Vergani: quando si parla di Tito, la realtà ha sempre due facce. Gli uomini di Vastano, intanto sorvegliano Palma, perché Sciacca vuole lanciare un monito di sangue alla polizia. Mentre Palma è sballottata dagli eventi della sua vita privata, Sciacca dà luce verde all’attentato contro di lei. Proprio quando la squadra crede di averne finalmente individuato il nascondiglio…
La serie vede come protagonisti Anita Caprioli, Alessio Boni, Massimo Ghini, Leo Gullotta, per la regia di Fabrizio Costa: il tema è quello della lotta contro la mafia portata avanti dalla squadra d’élite della polizia di Palermo. La fiction pone sotto un altro punto di vista l’epica battaglia tra Stato e Mafia: quello della Catturandi appunto, che ha lo scopo di arrestare i grandi latitanti.
La Catturandi è una squadra di artisti della sorveglianza elettronica, abili a rendersi invisibili. La punta di diamante del gruppo è una giovane donna, Palma Toscano, impulsiva, appassionata e determinata a catturare l’ultimo capo della più potente organizzazione criminale del mondo, Natale Sciacca. Nella Palermo che fa da intricato scenario della storia, Palma capirà che nulla è mai come appare: i mafiosi più temibili sono volti insospettabili e gli amici possono tradirti. Non solo gli amici: anche gli amori. Perché Palma si porta nel cuore una ferita, la misteriosa morte del padre, eroe della Polizia, che condiziona da sempre la sua vita. Indecisa tra due uomini, indecisa tra due colpevoli: il suo è un viaggio al fondo del tradimento e solo quando riuscirà a trovare il coraggio di toccarlo, quel fondo, Palma troverà quello che cerca davvero. Se stessa.
Il riassunto delle puntate precedenti: la Catturandi di Palermo arriva a un soffio dalla cattura del famoso latitante Sciacca. Ma a finire in manette è il suo vice Toni Cannizzaro. Una grande delusione per il vice questore Palma Toscano che ha speso gran parte della sua carriera nell’inseguimento di Sciacca. La caccia al latitante continua con a capo della Catturandi proprio Palma, come le promette il suo capo Monaco. Palma, felice, si concede qualche ora di distensione passeggiando per Palermo. Incontra Valerio, un tipo simpatico, con il quale vive una notte speciale. Palma, proprio mentre sta per catturare un collaboratore vicinissimo a Sciacca, si blocca: un ricordo le affiora nella mente. Il criminale ne approfitta, la ferisce e fugge. In ufficio Palma rivede Valerio, sarà lui il nuovo capo della Catturandi al suo posto. Monaco, inoltre, la obbliga a farsi visitare da uno psicologo per capire cosa le sia successo.
Tito Vergani, un uomo d’affari, che vive a Milano con la sorella Sofia, esperta di informatica, arriva a Palermo con la figlia Alina. Vuole finanziare l’ampliamento di un parco eolico. Lo assiste l’avvocato Ruggero Mazzamuto, un perfetto rappresentante del mondo di mezzo palermitano. Tito nel frattempo cerca di riallacciare con sua figlia un rapporto da troppo tempo trascurato. Ma su di lui grava una minaccia mafiosa.