Guidonia, Di Silvio (Pd): «Società senza palestre a causa di Rubeis»

Il consigliere uscente critica l’ex sindaco e organizza una riunione tra commissario e presidenti delle associazioni sportive

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Come prevedibile il caso dei certificati di prevenzione degli incendi relativi alle palestre scolastiche e a quelle comunali di Guidonia arriva davanti al commissario prefettizio Giuseppe Marani. Su questo giornale abbiamo riportato le tante voci delle società e delle associazioni sportive che ad oggi non sanno dove andranno a giocare la prima giornata di campionato, ormai alle porte per parecchie discipline.

L’INCONTRO DI GIOVEDÌ COL COMMISSARIO

Il tema è dunque caldissimo, e giovedì i presidenti delle varie associazioni parteciperanno a un incontro che il consigliere comunale uscente del Partito Democratico Emanuele Di Silvio ha concordato con il commissario: saranno presenti i rappresentanti del Vivivillalba, dell’Energheia e un socio della Tibur Volley. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione tecnica al problema.

L’INTERVENTO DI EMANUELE DI SILVIO (PD)

“C’è l’urgente necessità di trovare una soluzione al problema del mancato affidamento delle palestre comunali e scolastiche prive del Certificato di Prevenzioni Incendi. La stagione sportiva è ormai praticamente iniziata – così Di Silvio in una nota – ma queste società e associazioni, che operano sul territorio ormai da venti anni, non sono state messe nelle condizioni di poter sostenere allenamenti e partite. A loro non è consentito utilizzare le strutture sportive del territorio”. Un problema di oggi che Di Silvio colloca però anche nel recente passato. Tutto parte dalla mancata assegnazione delle palestre scolastiche e comunali, una criticità che “deriva dalla mala gestione del settore durante l’epoca Rubeis: gli uffici non hanno previsto con il giusto anticipo la scadenza dei certificati di prevenzione incendi delle varie strutture, creando così seri problemi a tutti gli sportivi di Guidonia Montecelio. È necessario riportare immediatamente la situazione alla normalità”. Una normalità che in queste settimane tanti ragazzi e tante ragazze hanno trovato facendo addominali sotto i portici, esercizi nei parcheggi e corse tra una macchina e l’altra. Una normalità che è complicato oggi definire tale.

 

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