Un debutto al cinema con i fiocchi per Caterina Le Caselle, una delle co-protagoniste del film Questi giorni di Giuseppe Piccioni, che ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia. La giovane attrice romana interpreta Anna.
Come si è trovata sul set in questa sua prima esperienza cinematografica? «Molto bene, un’atmosfera rilassata, un ambiente positivo. Avendo intorno a me tante coetanee, mi sono vissuta questa esperienza nella maniera migliore, senza troppe ansie e vedendo anche recitare grandi attori come Margherita Buy e Filippo Timi. Il regista Giuseppe Piccioni è stato un grande maestro».
Come è stato recitare in questo ruolo? «La sceneggiatura mi è piaciuta subito, Anna mi faceva sorridere. E poi ho avuto la possibilità di interpretare questo ruolo con tanta libertà. Anna è un po’ buffa, dice quello che pensa. E poi ho potuto suonare anche il violino, la mia formazione mi è tornata molto utile».
Musica, danza e recitazione, lei è così giovane eppure molto preparata su più fronti… «Mio padre è un musicista, per cui fin da piccola sono stata abituata ad andare ai concerti e a 11 anni suonavo in un’orchestra e poi sono entrata in conservatorio. Ma l’interesse per il violino non era la mia vera passione, che invece è uscita fuori dopo. Molti corsi li ho fatti in accademia come alcuni sport, soprattutto boxe, spada medievale. La passione per il ballo (tip tap, lindy hop, charleston, boogie-woogie, ndr) è più recente».
Con il teatro come ha cominciato? «Con un corso al liceo, e nel primo spettacolo ho subito ottenuto la parte della protagonista. È stata una spinta emotiva incredibile, una sorta di colpo di fulmine, mi sono quasi sentita scelta dalla recitazione. Una passione che forse non volevo ammettere, ma che era molto più grande dell’interesse per il violino».
Ha avuto un ruolo nella seconda stagione della serie tv di Sky “In treatment”, come è lavorare con il regista Saverio Costanzo e con Sergio Castellitto? «Lì avevo il ruolo di Francesca la figlia di Giovanni interpretato da Castellitto, che mi ha messo subito a mio agio. Era anche il mio primo set, e quindi non era semplicissimo. Saverio Costanzo è molto simpatico e intelligente. Questo è stato un lavoro molto diverso, ma ho trovato anche qui una bella atmosfera».
Cosa le piacerebbe fare in futuro: cinema o serie tv? «Il cinema ha sicuramente per me un grande fascino, ma non voglio escludere nulla a priori, e di una cosa sono certa recitare mi accompagnerà sempre nella vita. Non dimenticherò mai le emozioni di Venezia alla presentazione del film, ho pianto, lì c’era davvero tutto il mondo del cinema. Comunque voglio continuare a studiare, e voglio continuare a fare teatro, mi ha dato tantissimo fino ad ora. E lì c’è il bellissimo contatto con il pubblico, una reazione immediata al lavoro che fai».
Quali sono i suoi attori preferiti? «Meryl Streep di sicuro, ho visto anche tanti film di Natalie Portman. Adoro il fascino e il comportamento sul set di Gian Maria Volonté ».
Quale ruolo le piacerebbe interpretare prossimamente? «Quello di Julia Butterfly Hill, la ragazza che è vissuta su una sequoia per lottare contro il disboscamento. Ho letto il suo diario e la stimo davvero tanto. Se qualcuno deciderà di fare un film su di lei mi piacerebbe avere quel ruolo ed entrare nella sua mentalità. Mi piacerebbe far parte di un progetto legato alla difesa dell’ambiente, argomento che mi sta molto a cuore».
LA SINOSSI DEL FILM QUESTI GIORNI – Una città di provincia. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali. Ad unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i pochi giorni del viaggio che compiono insieme per accompagnare una di loro a Belgrado, dove l’attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.