Dopo l’esordio con boom di ascolti della prima serata con due episodi, torna martedì su Rai Uno la serie I Medici. Alle ore 21.10 in onda il terzo e quarto episodio della saga che riguarda la famiglia fiorentina.
Eravamo rimasti all’arrivo della peste mentre veniva costruita la cupola del duomo di Firenze. I Medici si rifugiano in campagna per evitare il contagio, ma Marco rimane a Firenze per indagare sui Corona, una famiglia che sembra coinvolta nell’omicidio di Giovanni. Poco dopo aver fatto irruzione nel loro palazzo e aver scoperto che sono tutti morti appestati, Marco apprende che alcuni uomini stanno smontando la cupola pezzo per pezzo.
Albizzi è riuscito a fomentare il popolo contro Cosimo e il suo progetto accusandolo di usura. Quando Cosimo viene a conoscenza della situazione decide di tornare a Firenze, nonostante la madre Piccarda si sia ammalata di peste. Cosimo riesce a salvare la cupola in costruzione trasformando la cattedrale in un lazzaretto. Nel frattempo però, oltre a Piccarda è morto anche il bambino che Lucrezia portava in grembo. E Albizzi trova un espediente per arrestare Cosimo e mandarlo a processo…
ANTICIPAZIONI – Albizzi accusa Cosimo davanti alla Signoria di volersi fare tiranno della città e dà inizio al processo. A Palazzo Medici si discute il da farsi e Lorenzo pensa a un’azione di forza. Dal carcere Cosimo chiede a Contessina di provare a corrompere un membro della Signoria per comprare dei voti a suo favore. Nel frattempo, Piero cerca di trovare prove che scagionino il padre dall’accusa di usura.
Ma la situazione peggiora quando Albizzi inizia ad avvelenare il cibo di Cosimo tramite il suo carceriere. Lorenzo compare, quindi, alle porte di Firenze con un esercito: lui e il condottiero Sforza sono pronti a dar fuoco alla città se Cosimo non sarà liberato! Cosimo sa cosa sta accadendo ed è disposto a rischiare la sua vita per far sì che la famiglia non perda Firenze … ma Contessina va contro il suo volere e negozia l’esilio al posto della pena di morte in cambio del ritiro delle truppe.