di ALBERTO SAVA
Il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha scelto gli schermi di Mecenate tv per rilanciare, alla fine del suo secondo ed ultimo mandato, l’allarme erosione lungo la costa del comune tirrenico. Secondo il sindaco le zone più colpite dal fenomeno sarebbero la zona centrale e l’arenile di San Nicola.
FONDI DEFINANZIATI
Per salvaguardare l’intera area, ricorda Paliotta, vennero stanziati 8 milioni di euro, ma effettivamente utilizzati solamente 1,8. Poi, con la giunta Polverini, i fondi rimanenti vennero definanziati.
LA PALUDE DI TORRE FLAVIA
La vera urgenza, per il sindaco, è la palude di Torre Flavia, ormai troppo vicino al mare, situazione che ha messo a rischio reale la Torre stessa. L’opera necessaria, secondo Paliotta, sono le barriere soffolte, gli unici strumenti in grado di fermare le correnti forti del nostro mare.
LA RICHIESTA AL PRESIDENTE ZINGARETTI
Il sindaco ha chiesto al presidente della Regione Zingaretti un finanziamento di 1,5 milioni di euro per arginare il fenomeno. Nei nostri appunti di quegli anni troviamo che il finanziamento di otto milioni fu accordato durante il primo mandato del sindaco Paliotta, quando l’assessore regionale competente era Zaratti, di Rifondazione Comunista. Il ripascimento fu seguito dall’allora delegato comunale all’Ambiente Santino Esigibili, il quale dichiara: «Il milione e ottocentomila euro di cui si parla fu la somma estrapolata dal finanziamento più complessivo di 8 milioni di euro, per interventi di somma urgenza. Circa il definanziamento dei fondi, non ci posso credere: se così fosse, la Giunta Polverini sarebbe responsabile di un gravissimo danno erariale. I rischi che corre il monumento simbolo di Ladispoli, derivano dal fatto che Torre Flavia per oltre venti anni è rimasta esposta al mare aperto. Infine, non condivido le certezze del sindaco sulle barriere soffolte, ritenute dei tecnici della materia più un palliativo che una soluzione». In una prossima nostra intervista approfondiremo il fenomeno dell’erosione a Ladispoli con l’ex delegato all’ambiente Esigibili, il quale ha maturato una importante esperienza in materia durante il suo mandato.
L’articolo in versione integrale sul Giornale della Provincia di domenica 6 novembre 2016