Rai Uno, Io ci sono: la storia di non amore di Lucia Annibali

Questa sera il film tv sull'avvocatessa sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato

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(Foto di Paolo Pizzi)
(Foto di Paolo Pizzi)

Con Io ci sono – La mia storia di non amore, a pochi giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne, la Rai vuole porre l’attenzione sul problema del femminicidio. A caratterizzare la prima serata di Rai Uno sarà oggi infatti la storia di Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido dall’ex compagno Luca Varani, in un film girato da Luciano Manuzzi e interpretato da Cristiana Capotondi.

Tratto dal libro scritto dalla stessa Annibali insieme a Giusi Fasano per la Rizzoli, il film vuole raccontare la storia di una donna che – nonostante fosse stata vittima di aggressione da parte del suo ex fidanzato, Luca Varani, arrivato a sfregiarla con l’acido pur di non accettare la fine della loro storia d’amore – ha deciso di usare la propria esperienza a servizio degli altri, per raccontare la sua vita e fare in modo che altre donne non subiscano quanto accaduto a lei.

A presentare il film, insieme agli attori Cristiana Capotondi, Alessandro Averone e al regista Luciano Manuzzi, è stata proprio l’avvocatessa Lucia Annibali.
«Raccontarsi – commenta la protagonista – è faticoso, ma da ogni esperienza come la mia penso sia importante imparare, e poi trasformarla in qualcosa di positivo, utile a se stessi e, se possibile, donarlo agli altri perché imparino ad indirizzare meglio la propria vita. Se la mia esperienza può essere di aiuto alle altre persone, non solo donne, è per me importante per vivere una vita migliore».

Tra le domande poste alla Annibali anche “se avesse mai pensato, solo per un secondo, di lasciarsi andare invece di reagire come ha fatto, e se pensa ancora a Luca Varani”. «Questa storia – risponde la Annibali – mi ha un po’ uccisa, perchè non tornerò mai quella che ero prima. Nel momento dell’agguato io mi sono trovata di fronte alla morte, ma in quell’istante ho deciso di reagire. I momenti peggiori sono i primi giorni in ospedale, in cui sei sola con te stessa, e anche li mi sentivo come risucchiata in un baratro, ma ho scelto di reagire».
«A Varani ci penso poco – aggiunge l’avvocatessa -, preferisco concentrarmi su cose più divertenti. La sua condanna a 20 anni? Nel mio caso specifico non ci sarà mai una pena che possa riparare a quello che mi ha fatto, ma da donna di legge penso che giustizia sia stata fatta… Per quanto riguarda l’amore, sono pronta a innamorarmi di nuovo, in fondo penso che non tutti siano come quel soggetto».

È di pochi giorni fa la notizia che l’avvocato Annibali ha iniziato una collaborazione con il ministero delle Pari Opportunità, per quanto riguarda la tematica della violenza. «Da qualche settimana – prosegue Lucia Annibali – collaboro direttamente con la ministra Maria Elena Boschi per quanto riguarda la tematica della violenza sessuale e di genere. Per me è una esperienza positiva, sia dal punto di vista professionale che personale. La prima scadenza che con il dipartimento ci siamo dati – termina la Annibali – è quella di creare un piano anti-violenza il più dettagliato possibile. La professione di avvocato? Per ora l’ho accantonata, ma in futuro non si può mai sapere».

A interpretare il ruolo di Luca Varani è Alessandro Averone. «Non è mai facile interpretare un personaggio come Varani – ci spiega l’attore – anche se l’ho fatto in maniera costruttiva. Certamente il mio è stato un ruolo ingrato, ma sono felice se riuscirò a far capire agli uomini che l’amore non è mai possesso ma un atto di apertura, e dobbiamo essere felici che queste creature possano continuare a splendere senza limitarne la libertà e la persona».

Paolo Pizzi