Dopo il debutto record del primo dei due nuovi film del BarLume, “Aria di mare”, che lunedì scorso è stato visto da 866 mila spettatori medi (un risultato analogo e spesso superiore a quelli di grandi blockbuster americani), lunedì 16 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno HD appuntamento con “La Loggia del Cinghiale”, la seconda e ultima delle nuove storie della commedia a tinte gialle liberamente tratto dal racconto “Il Capodanno del Cinghiale” di Marco Malvaldi, vero proprio caso letterario nel nostro Paese.
Una nuova storia, sempre ambientata nell’immaginaria cittadina di Pineta, sul litorale toscano tra Pisa e Livorno – nella realtà la bellissima località di Marciana Marina all’Isola dell’Elba che ha ospitato nuovamente il set. Tra giallo e commedia, troviamo ancora Filippo Timi, nuovamente nei panni dell’arguto “barrista” Massimo, ex matematico, che ha abbandonato l’università per dedicarsi al bar e trasformarlo in un locale “a modino”. Confermatissimo anche Alessandro Benvenuti, icona della comicità italiana e toscana, ancora nel ruolo di Emo, uno dei 4 vecchietti ed ex suocero di Massimo. Accanto a loro Lucia Mascino, il puntiglioso commissario Vittoria Fusco, Enrica Guidi, la fidata e prorompente cameriera Tiziana. E gli altri irresistibili pensionati-detective Atos Davini (Pilade), Massimo Paganelli (Aldo), Marcello Marziali (Gino). Confermato alla regia Roan Johnson.
Ad arricchire il cast anche due partecipazioni speciali: nelle due nuove storie ci saranno infatti due camei irresistibili con un’inedita Mara Maionchi nei panni di una simpaticissima parrucchiera del BarLume che, tra una chiacchiera e uno shampoo a Massimo darà la dritta utile per risolvere il caso. E Piera Degli Esposti la psicoterapeuta da cui Massimo è in terapia per dare una svolta alla sua vita e risolvere i suoi problemi di depressione.
“LA LOGGIA DEL CINGHIALE” SINOSSI – Nonostante tutti gli antidepressivi che ingurgita, Massimo è sempre più a terra e ossessionato dal pensiero della Tizi, ormai irraggiungibile. Per tirarlo su, i vecchini lo trascinano in un addio al celibato buffo e delirante organizzato dalla Loggia del Cinghiale, una banda di buontemponi di cui i quattro fanno parte. Peccato però che ci scappi il morto e tutti finiscano al commissariato. L’assassino non può che essere uno dei partecipanti alla festa, ma chi? La Fusco non vuole crederci ma più va avanti nella ricostruzione della serata più si rende conto che il maggior indiziato è proprio Massimo che, per colpa di un cocktail micidiale di alcol e antidepressivi non ricorda più niente. Sarà solo grazie a intuizioni improvvise, racconti strampalati, battibecchi con Tiziana e tracolli d’autostima, che Massimo riuscirà a ripescare dalla memoria tutte le tessere del puzzle e a ricomporre la sua innocenza. Ma nulla potrà contro Tiziana, che con un colpo di scena finale gli servirà la peggiore delle vendette.