La Rai nella bufera chiude Parliamone Sabato di Paola Perego

I vertici dell'azienda si svegliano tardi. Dopo le scuse arrivano i sigilli per il programma, con la speranza che si torni a lavorare per produrre qualcosa di meglio

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Putiferio in casa Rai. Il programma del sabato pomeriggio Parliamone Sabato condotto da Paola Perego, che firma anche come autore, viene sommerso da una valanga di polemiche per aver mandato in onda un vademecum sul perché gli italiani preferirebbero le donne dell’est alle loro connazionali.

Il web si indigna, il direttore Fabiano si scusa battendo sul tempo la presidente Maggioni che in un impeto di “scusantismo” ammette clamorosamente di apprendere la notizia dal web e di non aver visto il pezzo incriminato. E questi sarebbero i capi supremi, persone che si scusano solo perché dal web sale l’onda indignata, senza nemmeno vedere se, come spesso capita, non si è inquadrata correttamente, si è decontestualizzata la frase che ha scatenato l’inferno.

Mai ci saremmo sognati di difendere Paola Perego, ma il teatrino al quale stiamo assistendo va ben oltre la simpatia che si può più o meno nutrire per un’artista che da anni dimostra quanto meno di non essere amata dal pubblico in termini di ascolti e gradimento. L’errore c’è stato ma è quello dell’azienda che dopo un’edizione fallimentare di Domenica in e dopo le esperienze flop delle prime serate hanno pensato bene di affidare il sabato pomeriggio alla bella Paola, incapace di percepire il pericolo dietro quel decalogo, o di redarguire Fabio Testi in una delle uscite più infelici della storia della tv del pomeriggio.

Ma è surreale l’atteggiamento della dirigenza, anzi dei vertici massimi, nella figura di Campo Dall’Orto che poche ore fa ha annunciato la chiusura del programma motivandola così: «La decisione di chiudere non è solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del Servizio Pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’inizio del mandato».

Qualcuno ricordi al DG che si è insediato da quasi due anni che i contenuti di cui parla sono il sale delle trasmissioni del pomeriggio da molto prima che si insediasse, ma hanno condito la minestra anche in questo lasso di tempo nel quale la poltrona ha potuto godere del calore delle sue nobili terga. Discorso a parte andrebbe fatto sull’indignazione politica bipartisan con relativa levata di scudi, gli stessi scudi che si affannano al telefono per promuovere questo o quel pupillo, anzi, molto spesso pupilla.

Chi ha preso la cosa con la proverbiale serenità che lo contraddistingue è Lucio Presta, consorte della neo silurata Paola Perego che scolpisce il suo pensiero nel marmo di Twitter: «Programma chiuso! @RaiUno è salva ora accanitevi su altro! Buona giornata della felicità. Ai politici che hanno urlato purtroppo ora tocca ritornare a lavorare per davvero».

Lo stesso invito lo rivolgiamo al trio Fabiano, Maggioni, Dall’Orto: ora che vi siete accorti della tv che avete mandato in onda fino ad ora, vediamo cosa siete capaci di produrre… ora vi tocca lavorare per davvero.

Tv Bob