L’arte di Raffaello rivive al cinema grazie alla sinergia tra Sky Arte e i Musei Vaticani.
Verrà infatti proposto nei cinema il prossimo 3-4-5 aprile “Raffaello il principe delle arti in 3d”, progetto con cui Sky torna al cinema di arte dopo il successo sulla pellicola dedicata agli Uffizi e a quella sui Musei Vaticani.
Quello di Raffaello è uno dei personaggi fondamentali dell’arte italiana. Nonostante sia morto a soli 37 anni, il pittore nato ad Urbino ha saputo lasciare un segno indelebile nella pittura, grazie alle sue grandi capacità di saper prendere esempio dai suoi maestri, primo tra tutti Leonardo, e dallo stesso Michelangelo, presente insieme a lui in Vaticano per affrescare la Cappella Sistina.
Tra le scene riprodotte anche una fondamentale nella storia dell’arte italiana, quando il 26 dicembre 1519, nella Cappella Sistina appena dipinta da Michelangelo, vennero inaugurati gli arazzi del maestro Raffaello, ora presenti nella Pinacoteca Vaticana.
Un film che non racconta solamente le arti, ma anche la vita del celebre pittore, una vita vissuta sino in fondo, con la sua forte passione per le donne.
Ad interpretare Raffaello è Flavio Parenti, mentre Angela Curri è La Fornarina, Enrico Lo Verso è Giovanni Santi, Marco Cocci è Pietro Bembo, con la voce narrante di Riccardo Nissem Onorato. A spiegare le opere tre storici dell’arte come Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani dal 2007 al 2016, Antonio Natali, che ha diretto gli Uffizi sino al 2015 e Vincenzo Farinella, professore di Storia dell’Arte Moderna presso la Scuola Normale di Pisa. La regia è di Luca Viotto.
«Vestire i panni di una persona come Raffaello non è facile – spiega Flavio Parenti – di lui rimangono le opere e ciò che ha fatto in vita. Per calarmi nel personaggio ho dovuto documentarmi e tentare di metterlo in carne ed ossa, cercando di capire che anima avesse e che tipo di persona fosse».
«Raffaello – prosegue l’attore – era una persona brillante, con un grandissimo genio imprenditoriale. Ciò che trovo affascinante è che il suo personaggio esula dall’arte. Lui non era una persona dedita solo al lavoro, ma amava vivere, adorava le donne e aveva una grande vita sociale. La difficoltà maggiore è stata quella che in fondo devi avere un grande rispetto per il personaggio, e hai sempre paura di commettere errori dal punto di vista storico. Era fondamentale trovare l’equilibrio tra il “realismo storico” e la bellezza della recitazione».
Finanziato con il contributo del MIBACT e distribuito da Nexo Digital, “Raffaello il principe delle arti in 3d” verrà lanciato in oltre 60 paesi del mondo.
Paolo Pizzi