La nuova delibera Raggi sugli asili nido mette a rischio il lavoro di 2000 operatori

Legacoop Lazio ha scritto una lettera aperta alla sindaca per chiederle un confronto sulle recenti decisioni della Giunta

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Virginia Raggi (foto Paolo Pizzi)
Virginia Raggi (foto Paolo Pizzi)

Circa 2.000 operatori degli asili nido convenzionati rischiano di restare a breve senza lavoro, per questo Legacoop Lazio ha scritto una lettera aperta alla sindaca Virginia Raggi per chiederle un confronto sulle recenti decisioni della Giunta, che di fatto prevedono una “rottamazione” dei servizi educativi per la prima infanzia.

SITUAZIONE ASILI NIDO

La Giunta capitolina ha infatti deciso, con la deliberazione n.49 del 30/03/17 che i nidi convenzionati nel bando 2017/2018, potranno rappresentare solo una scelta di quarta fascia per le famiglie romane. Quindi è necessario secondo le intenzioni del Comune è necessario  «riconsiderare l’intero processo di acquisizione di posti/nido presso le strutture private accreditate, al fine di assicurare il pieno utilizzo degli asili nido capitolini e contenere i costi di gestione complessiva del servizio».

Alla approvazione della delibera è seguita la richiesta perentoria  alle strutture convenzionate di compiere alcuni adempimenti entro il 5 aprile 2017, data ultima per la presentazione della manifestazione d’intenti. Secondo la Lega «con questi atti, si pone fine all’esperienza dei nidi convenzionati nella Capitale, che aveva permesso al Comune di Roma di rappresentare un`eccellenza nei servizi scolastici 0-3 anni».

Anche perché la delibera indica chiaramente tre scelte prioritarie tra i nidi a gestione diretta e solo come riserva, l`indicazione di eventuali tre nidi convenzionati. 

ALCUNE DEROGHE

Deroghe a queste linee guida sono previste solo per le famiglie con bambini disabili, per chi risiede a meno di 300m da un nido convenzionato e per le famiglie con bambini già iscritti presso strutture convenzionate per l’Anno 2017/2018. Questo significa che d’ora in poi le famiglie porteranno i loro figli nei nidi comunali «non importa – prosegue il comunicato – se distanti da casa o scomodi da raggiungere a causa del traffico. Inoltre «per una scelta così importante non potranno tener conto di aspetti come il metodo pedagogico, l`organizzazione degli spazi e forse, primo fra tutti, il rapporto di fiducia basato sul valore della relazione».

Si delinea così la probabile chiusura di decine di nidi in convenzione e la disoccupazione per circa 2000 operatori, in larga parte donne. Una scelta dissennata che secondo Legacoop «si ripercuoterà sulla qualità di vita di una grossa parte della popolazione e che contribuirà a rendere Roma una città sempre meno vivibile».  

L’EMERGENZA

Sulla stessa emergenza ha scritto una lettera aperta alla sindaca Anna Vettigli, responsabile Cooperative Sociali Legacoop Lazio: «ci ha lasciati sgomenti la deliberazione n.49 del 30/03/17, con cui la sua Giunta ha deciso di relegare i nidi privati convenzionati a nidi di quarta scelta per le famiglie romane. Questa delibera non è stata il “frutto di un percorso partecipato”, come ha affermato l’Assessora Baldassarre. La proposta da noi avanzata, che sembrava essere stata accolta con favore, prevedeva infatti per i genitori l’obbligo di scegliere 3 nidi a gestione diretta e 3 nidi privati convenzionati, senza imporre l`ordine di preferenza».

Ma la richiesta  di compiere alcuni adempimenti entro il 5 aprile rischia di “rottamare” «una delle esperienze di imprenditoria sociale a prevalenza femminile più riuscite degli ultimi anni».

Per questo, prosegue la lettera  «ci domandiamo come una Giunta, che si è sempre dichiarata al servizio dei cittadini, possa decidere di porli in una situazione di così evidente disagio obbligando decine di famiglie a scelte logisticamente scomode e «che non tengono conto di aspetti come il metodo pedagogico, l’organizzazione degli spazi e, forse primo fra tutti, il rapporto di fiducia basato sul valore della relazione». 

«Non possiamo credere che lei, anche come mamma – prosegue la lettera –  possa essere d’accordo con tutto questo. Lei può porre rimedio a questi atti, per il bene di centinaia di bambini e famiglie di questa città, per le decine di educatrici che ogni giorno operano nei nidi convenzionati». Per queste ragioni si chiede un immediato incontro con la Raggi perché venga ascoltata «la voce di quelle famiglie e di quegli operatori che, con questa scelta della sua Giunta, si trovano davanti ad un futuro incerto e difficile».

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Giuliano Longo

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