“Leggo con rammarico –scrive il presidente del Consiglio– le dichiarazioni in cui si tenta di tacciarmi come colpevole di avere fatto saltare l’emendamento per la proroga dei termini di pagamento dei cittadini morosi, che seppur probabilmente giusto, non era sicuramente nelle intenzioni di questa amministrazione, visto che l’emendamento non era tra quelli presentati nei termini stabiliti dal regolamento.
Inoltre in un bilancio presentato in zona cesarini e con la diffida del Prefetto, si è notato un probabile assalto alla diligenza, che con una miriade di emendamenti ha quasi completamente stravolto l’atto in discussione, evidenziando, tranne il sottoscritto che ha sempre votato contrario, una maggioranza trasversale pronta per la grandi manovre politiche in vista della prossima tornata elettorale. E’ lo stesso Sindaco -continua Salvatore Orsomando-_ a scagionarmi dall’accusa di non avere fatto votare l’emendamento, tanto è vero che afferma “nei giorni scorsi però, in commissione su proposta di alcuni consiglieri si era decisa una ulteriore proroga, fino al 30 giugno. Come da consuetudine l’atto è stato portato in aula e si è discussa la proposta di modifica, come sempre”. Quindi hanno avuto tutto il tempo necessario per rispettare ciò che viene contemplato nel Regolamento Comunale e precisamente all’ articolo 35 comma 3 che così recita: ciascun Consigliere ha facoltà di presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Gli emendamenti sono presentati per iscritto almeno ventiquattro ore prima dell’adunanza e possono essere ritirati prima che vengano posti a votazione. Il Segretario cura l’istruttoria della proposta di emendamento con procedura di urgenza in modo da consentire la discussione nella adunanza fissata per la proposta emendata , salvo i casi di particolare complessità nei quali la proposta di emendamento viene iscritta all’ordine del giorno dell’adunanza successiva. E poi caro Sindaco, conclude Orsomando, se ho votato contrario l’atto che proroga la rottamazione delle cartelle è perché non sono completamente convinto sui cittadini che non hanno pagato le tasse a danno dei normali contribuenti”.
Alberto Sava