Moschee abususive in box: tensione al Municipio V

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Box auto trasformati in moschee abusive, con tanto di insegne all’esterno e affissioni con gli orari di preghiera, tra scale spostate nell’area di manovra dei veicoli, tramezzi eliminati, muri sfondati per unire piu’ locali, allacci per sanitari e bagni, il tutto in un’area destinata a parcheggio privato. È la situazione all’interno dell’area di cantiere visibilmente in preda all’incuria tra via della Marranella, via Lodovico Pavoni e via Giovannolo Alo’, in V Municipio, di proprieta’ della Bts Srl, che stamattina e’ stata oggetto di un concitato sopralluogo della commissione Trasparenza di Roma Capitale, presieduta da Marco Palumbo (Pd), alla presenza di decine di residenti e con alcuni momenti di tensione con l’infuriato proprietario dell’area, ‘scortato’ dal suo avvocato, che ha piu’ volte minacciato di rivolgersi ai Carabinieri cercando di fermare il sopralluogo, alzando anche le mani contro alcuni cronisti accusati di violare la sua proprieta’ privata. Questo perche’ il sopralluogo, secondo la legale, “non si puo’ fare senza Polizia locale, Vigili del fuoco e Ufficio tecnico comunale”, invitati dalla commissione ma non pervenuti. Di diverso avviso Palumbo che, insieme ai consiglieri capitolini di Fdi-An, Francesco Figliomeni e Maurizio Politi, alla consigliera M5S, Monica Montella e al presidente del V Municipio, Giovanni Boccuzzi, ha voluto vedere di persona l’intera zona. La situazione di abuso edilizio dell’area e’ stata certificata dalle autorita’ gia’ nel 2014, con il sequestro di un garage illegittimamente adibito a moschea, poi annullato dal giudice, ma da qualche mese sono iniziati i lavori per la realizzazione di una seconda moschea illegale in sei box contigui i cui muri e pilastri sono stati sfondati. L’intero recinto dei box, inoltre, stamattina risultava allagato dopo il nubifragio di sabato.

(foto d’archivio)

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