“Nel pomeriggio, durante un tavolo sindacale da cui è stata estromessa la Fp Cgil, l’azienda ha sottoscritto due accordi con Cisl, Uil e Fiadel. Convocati in seconda battuta, non abbiamo nemmeno ricevuto i testi sottoscritti. Parliamo di accordi che non si occupano delle priorità e prevedono tra l’altro passaggi di livello assolutamente discrezionali, un tema sul quale in Ama ci sono state non poche ombre. Sembra si sia tornati ai metodi del passato. Un fatto gravissimo, un campanello d’allarme. La Giunta capitolina, la Sindaca Virginia Raggi e l’Assessora Pinuccia Montanari, intervengano per ripristinare un minimo di buonsenso”. Con una nota Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, interviene in merito alle trattative separate convocate dall’azienda.
“Evidentemente – continua il sindacalista – pesano le nostre denunce sulle condizioni di lavoro per strada e soprattutto negli impianti, denunce che hanno portato a un’ammissione dei problemi da parte dell’azienda e alla firma di un accordo che forse le altre sigle non hanno digerito. Come negli anni più bui di Ama, paghiamo la nostra coerenza e le nostre battaglie per il rispetto delle regole, dei diritti di chi fa un lavoro duro e a volte pericoloso”.
“Nella gestione di Ama, per evitare ulteriori fallimenti, serve una vera svolta. Siamo convinti che la Giunta si farà garante del rispetto delle regole e impedirà il ritorno a un passato che non rimpiangiamo – conclude Di Cola – e che la città ha pagato a caro prezzo”.