I sindaci del lago di Bracciano aspetteranno fuori dal Campidoglio, fasce tricolore indosso, l’esito dell’incontro convocato dalla sindaca Raggi con Acea e Regione Lazio questo pomeriggio per trovare una soluzione al problema acqua e scongiurare la turnazione oraria dopo l’ordinanza della Regione che ha disposto lo stop delle captazioni di Acea dal lago di Bracciano. I sindaci del lago chiedono di mantenere l’ordinanza regionale.
Intanto “le Associazioni dei consumatori Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva Lazio, Codici, Confconsumatori, Konsumer Italia e Lega Consumatori Lazio esprimono forte preoccupazione dalle notizie emerse in questi giorni dai media circa la possibile razionalizzazione dell’acqua potabile nella capitale. La chiusura dei prelievi dal Lago di Bracciano, imposta dalla Regione Lazio, ha fatto emergere con più forza la necessità urgente di un intervento, mirato e programmato, sulla manutenzione straordinaria della rete idrica di ATO2, intervento di responsabilità di ACEA. Questo è un tema che sicuramente ci sta a cuore, ma sul quale non vogliamo, in questo momento entrare nel merito. Vogliamo invece porre all’attenzione del comune di Roma e di ACEA il disagio che la ‘chiusura dei rubinetti’ della Capitale, non ben programmata e organizzata, rischia di portare a cittadini e turisti. Preoccupati per questa possibilità chiediamo, oltre che ad essere ascoltati su questo tema, che nel predisporre tale piano, di cui ad oggi non abbiamo ancora notizie ufficiali, vengano prese in estrema considerazione le seguenti criticità: Venga mantenuta la fornitura d’acqua totale, con ogni mezzo, enti pubblici, scuole, ospedali, case di cura, residenze per anziani e minori”.
“I distacchi – continua la nota dell’Adoc – non siano superiori alle 4 ore per turno e vengano distribuiti in base effettive esigenze della popolazione (ore mattutine e serali) Venga considerato che nel mese di agosto la città si svuota sia di cittadini che di turisti, Si provveda a verificare la possibilità di chiedere un maggiore prelievo da altre fonti; Si provveda ad una forte e capillare comunicazione alla cittadinanza circa la programmazione e gli atteggiamenti che possono contribuire ad un risparmio idrico. Per una città come Roma, che non è abituata e attrezzata a questo tipo di emergenza, non si può chiedere quello che non può dare. Soprattutto chiediamo una forte tutela del benessere della cittadinanza. In questo periodo di caldo così forte l’acqua non è solo essenziale per l’idratazione, ma anche per l’igiene e la salute ed è necessario anche che vengono messi a disposizione dell’utenza informazioni sull’utilizzo senza spreco della risorsa idrica altre ad aggiornamenti costanti e ufficiali da parte di ACEA Ato 2 e dei Comuni interessati. Le Associazioni dei consumatori, – conclude la nota dell’Adoc – sempre vicini alla tutela degli utenti, sono a disposizione per recepire segnalazioni ed eventuali disservizi causati dalla cattiva erogazione del servizio idrico”.