Di seguito lo “Sportello dei Diritti”, essendo stata la prima associazione a rilanciare l’allerta in merito allo scandalo delle uova e ovoderivati contaminati al fipronil, riporta gli aggiornamenti del Ministero della Salute nella giornata del 23 agosto.
Il Ministero della salute fornisce i dati aggiornati alle ore 12 di oggi sui controlli effettuati in merito alla presenza di fipronil in uova, ovoprodotti e alimenti che li contengono. I numeri forniti sono comprensivi di quelli comunicati in precedenza nonché di quelli forniti oggi dal Comando Carabinieri della Salute.
Risultano effettuati:
– 196 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8.
– 107 campioni dai NAS così ripartiti: 42 campionamenti conoscitivi di prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8, e 65 ulteriori campionamenti effettuati su iniziativa dell’Arma.
– 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta.
Non risultano pervenuti allerta comunitari, oltre i 6 già segnalati in precedenza e gestiti. Si precisa che in tale ambito rientra il sequestro di omelette surgelate reso noto dalla Regione Lombardia lo scorso 21/8, a seguito di una comunicazione di questo Ministero.
Per quanto riguarda l’attività analitica, ad oggi gli Istituti zooprofilattici hanno completato le analisi su 124 dei campioni pervenuti.
Sono state rilevate 8 positività (5 in uova presso dei centri di imballaggio, 2 relative ad ovoprodotti e 1 relativa a prodotti di trasformazione) con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla provenienza nazionale o estera delle uova o dei prodotti contaminati, sulle fonti di contaminazione e per l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi.
Relativamente ad alcuni campioni di uova riscontrati non conformi, è stato chiesto dalla Direzione competente della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari un intervento dei NAS presso gli allevamenti di provenienza delle uova contaminate, attraverso ispezioni delle strutture, verifica della presenza di sostanze o farmaci vietati, con particolare riguardo al fipronil, e prelievo di campioni su prodotti di origine animale, animali vivi e uova.