MotoGP, Andrea Dovizioso e la sua consacrazione dopo anni di sacrifici e attesa

I 31 anni del centauro italiano sono la rappresentazione di una vita a lungo passata a lottare con le unghie e con i denti

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Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso

Sembra un sogno a occhi aperti quello che al momento sta vivendo Andrea Dovizioso: il motore in fumo di Marc Marquez e la vittoria conquistata a Silverstone lo hanno proiettato per la prima volta nella sua carriera in testa al campionato mondiale di MotoGP.

Un momento atteso da tanto, troppo tempo.

I 31 anni del centauro italiano sono la rappresentazione di una vita a lungo passata a lottare con le unghie e con i denti: esclusa la vittoria nel campionato 125 nel 2004, Andrea Dovizioso ha dovuto faticare tanto per arrivare a lottare tra i più grandi fenomeni della massima serie.

GLI ESORDI DI ANDREA DOVIZIOSO

Il suo esordio avvenne nel 2008 nella classe regina con un team Honda privato, venendo poi “promosso” l’anno successivo nella squadra ufficiale HRC, con la quale corse per tre stagioni, non cogliendo però risultati all’altezza del suo compagno di scuderia Casey Stoner, campione nel 2011.

Dopo una breve parentesi nella Yamaha Tech 3, nel 2013 avvenne la svolta con il passaggio alla Ducati, al posto di Valentino Rossi, col quale la casa motociclistica bolognese aveva dato vita in quegli anni a un sodalizio infelice.

LA SCOMESSA

Un team quindi fortemente demoralizzato dal mancato sogno di vincere col leggendario campione, e che “Dovi”, assieme a un gruppo di tecnici tenaci, dovette ricostruire dalle fondamenta.

La prima stagione non fu molto incoraggiante, ma gli uomini della Rossa non si fecero abbattere da ciò, e nel 2014 arrivarono i primi podi, riconfermati nel campionato seguente.

Un crescendo che continuò per tutto il 2016, culminato con la conquista in Malesia della prima vittoria di Dovizioso dopo sette anni di magra.

IL SOGNO

Adesso, dopo tanti sforzi e sacrifici, l’emiliano si trova in prima posizione in classifica mondiale.

Un risultato ottenuto con un duro e costante lavoro, andando contro gli stessi pronostici che vedevano nei test invernali una Ducati sì forte, ma non ancora abbastanza costante da poter lottare con le dominanti Honda e Yamaha.

Il pilota di Forlimpopoli ha, invece, zittito gli scettici, surclassando su tutti i fronti perfino il suo compagno di squadra, il pluricampione Jorge Lorenzo, che ancora non ha trovato il feeling giusto con il suo mezzo.

Questa domenica ci sarà il Gran Premio di San Marino, a Misano Adriatico.

Un importante banco di prova per l’italiano, che, di fronte al suo pubblico, dovrà dimostrare di essere lui il principale candidato al titolo di campione del mondo 2017, e non un semplice fuoco di paglia.

(foto profilo Facebook ufficiale Andrea Dovizioso)

Simone Pacifici