Roberta Lombardi, la candidata dei 5 stelle alle Regionali, sta avviando la sua campagna elettorale sui territori puntando sulla sanità che in queste ore è oggetto di particolari polemiche sulla fine del commissariamento annunciato per il 2019.
Visitando l’ospedale Belcolle nel Viterbese ha parlato «dell’eterno incompiuto. Questa struttura – ha aggiunto – ha la mia stessa età, è del ’73 e gran parte dell’assistenza offerta viene dai medici e dagli operatori sanitari, dal loro spirito professionale e dal loro impegno, non certo dalla politica. Il mio elogio va a loro». Per di più Viterbo «è un territorio vasto e purtroppo per l’assenza di presidi sanitari molti preferiscono andare in altre Regioni Per farsi curare».
Poi si è spostata all’ospedale di Montefiascone dove ha criticato «una totale assenza di programmazione. Si continuano a spendere i quattrini dei cittadini senza una logica». E ha fatto degli esempi spiegando che «attualmente il reparto di urologia, dove si effettuavano le dialisi per malati cronici è stato chiuso e i posti previsto sono stati portati a Belcolle costringendo i pazienti a farsi mezz’ora di macchina o o a trasferirsi verso la sanità privata. Non è un caso che recentemente è stata aperta una nuova struttura accreditata per la dialisi».
Poi sempre in quell’ospedale si è spostata ad ematologia dove «un reparto inaugurato chiuso nel 2006, riaperto nel 2014 con il contributo di 150mila euro della regione e 20mila da parte dei cittadini di Montefiascone è stato poi richiuso. È rimasta solo una sedia, un tavolino ed un cestino dell’immondizia».
Nel corso della sua visita negli ospedali del Viterbese è poi entrata nelle querele sul risanamento dei conti della sanità del Lazio.
«Sento parlare di riduzione del disavanzo dal presidente uscente Zingaretti – ha aggiunto la Lombardi – mi ricordo che c’era anche qualcun altro in Italia che si vantava, a torto, di aver ridotto il disavanzo: era Mario Monti e abbiamo visto quel che ha lasciato ai lavoratori e ai pensionati con la Fornero. Ecco, Zingaretti e il Pd hanno fatto lo stesso mettendo in ginocchio la sanità del Lazio, chiudendo ospedali, presidi sanitari e imponendo le più alte tasse di Italia. E oggi esultano, ma per cosa…?».
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