San Basilio, altri 14 arresti. Sequestrate oltre 200 dosi di droga

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Non conosce sosta l’attività di controllo straordinario nel quartiere San Basilio, messa in campo dai Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro e del Nucleo Radiomobile di Roma, con la collaborazione del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria.
Nelle ultime 48 i Carabinieri hanno eseguito 14 arresti: si tratta di 10 romani, 2 viterbesi, uno di Barletta e un cittadino moldavo, perlopiù già conosciuti alle forze dell’ordine, accusati a vario titolo di reati che vanno dal furto allo spaccio di droga. Denunciato anche un cittadino romeno trovato in possesso di arnesi da scasso. Sequestrate oltre 200 dosi di cocaina e marijuana e circa 1.500 euro, ritenuti provento dello spaccio.
Nel corso dell’operaazione, oltre alla droga già confezionata, è stata sequestrata una serra artigianale di canapa indiana, rinvenuta nell’appartamento di un 20enne originario di Monterosi (VT) – fermato in via del Casale di San Basilio insieme ad altri 4 complici –  grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Montefiascone che hanno eseguito la perquisizione domiciliare.
In via Maiolati, i Carabinieri hanno arrestato un ragazzo di 28 anni che aveva realizzato un allaccio abusivo collegato a monte del misuratore di consumi in modo da consentire la libera erogazione di corrente, mai fatturata.
Nel corso delle attività sono stati controllati anche numerosi bar, minimarket ed esercizi commerciali della zona: un 50enne, titolare di un bar/tabacchi, è stato sanzionato per 3.556 euro per omessa esposizione della documentazione di settore e mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e di un cittadino del Bangladesh di 25 anni, titolare di un minimarket, sanzionato per 2.000 euro per omessa esposizione della documentazione di settore.
Identificati anche una ventina di assuntori di sostanze stupefacenti che sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma.
Degli arrestati, quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre gli altri sono stati trattenuti nelle varie caserme in attesa del rito direttissimo.

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