Viabilità Roma, ok commissione a pedaggio anello ferroviario

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Si va avanti a passo spedito verso la nascita della ‘Congestion charge‘ di Roma, ovvero il sistema di ingresso a pedaggio all’interno dell’anello ferroviario. Questa mattina la commissione Mobilità del Comune ha dato parere positivo alla delibera che ne preveda la nascita, entro luglio sarà deciso il modello di gestione della nuova struttura destinata ad amministrare il nuovo sistema ed entro 12 mesi potrebbe essere pronta l’infrastruttura fisica, ovvero i varchi dotati di telecamere. Il primo passo è stato compiuto oggi grazie al parere favorevole della commissione, con i voti positivi del M5S e l’astensione del Pd “visto che questo provvedimento – ha chiarito la consigliera Ilaria Piccolo – nonostante debba essere chiarito su alcuni punti, riprende il nostro Pgtu”. Ora la delibera deve passare in Assemblea Capitolina. I prossimi passaggi li ha spiegati il presidente della commissione Enrico Stefano. “Entro 12 mesi a livello infrastrutturale saremo pronti – ha detto – più complesso è il nuovo modello di gestione. Dobbiamo capire se affidare il sistema ad agenzia Roma servizi per la Mobilità ma ci hanno già detto che servirebbero un centinaio di persone in più e dovremmo cambiare il contratto di servizio. A luglio affideremo all’agenzia il mandato per trovare una soluzione e quindi per individuare chi potra’ gestire il sistema, se un ente terzo o una nuova societa’ comunale. L’obiettivo è di essere pronti entro 2 anni”.

Se tutto procederà, dunque, Roma, non prima del 2021, si doterà come Milano di un sistema di pedaggio veicolare che preveda per tutti il pagamento di una tariffa per l’accesso nell’anello ferroviario. Saranno 436mila le vetture interessate dalla nuova area a pedaggio per circa mezzo milione di romani che entreranno ed usciranno da zona di 30 chilometri quadrati. La delibera non lo stabilisce ancora ma l’ipotesi in campo e’ di prevedere un costo medio a carico dei cittadini interessati di 120 euro l’anno per un incasso che andrà tra i 100 e i 150 milioni di euro l’anno che saranno tutti vincolati ad investimenti sul trasporto pubblico locale. Previste poi misure di inibizione all’accesso per i veicoli maggiormente inquinanti e una specifica disciplina, con agevolazioni ed esenzioni a livello tariffario, per alcune categorie come ad esempio residenti, titolari di contrassegno di circolazione per persone con disabilità e utilizzatori di veicoli a trazione ibrida o elettrica”.

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