Regione Lazio, il consigliere Cavallari non voterà la mozione di sfiducia a Zingaretti

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Il consigliere Cavallari garantirà probabilmente la maggioranza in aula e non voterà la sfiducia a Zingaretti. “Il Centrodestra apra un dibattito politico serio, invece di innescare una crisi al buio nella Regione Lazio. La volontà di serrare le fila e trovare la sintesi per un Centrodestra veramente compatto, è l’auspicio di tutti. Ma nessun esperimento può essere tollerato, in questo quadro frastagliato all’ennesima potenza, ai danni dei cittadini del Lazio”, così, in una nota, il consigliere della Regione Lazio, Enrico Cavallari.

“Ormai da anni il Centrodestra – continua – dimostra di essere spaccato soprattutto nel Lazio, dove scelte scellerate e divisorie hanno fatto registrare sconfitte ripetute come quella del comune di Roma con Meloni-Marchini e della Regione Lazio con Parisi-Pirozzi.
Oggi la situazione è addirittura peggiorata, se si considera che un pezzo del Centrodestra governa il Paese con il Movimento Cinque Stelle”.

“Sono stato eletto in Regione Lazio con la Lega nella tornata elettorale dello scorso marzo, all’interno di un progetto politico che, a livello nazionale, prevedeva, tra i punti cardine, la Flat tax, l’azzeramento della Fornero, la Pace fiscale e il federalismo.
Attualmente, invece, l’Esecutivo giallo-verde lavora al reddito di cittadinanza, tanto caro ai grillini, blocca i cantieri e lo sviluppo economico del Paese e mette a repentaglio i risparmi degli italiani” prosegue Cavallari.

Non voterò la sfiducia a Zingaretti perché, se realmente si vuole avviare un cammino verso il Centrodestra unito, l’unico atto politico credibile è sfiduciare intanto il Governo nazionale.
È impensabile credere che possa esserci un pezzo del Centrodestra, il quale attualmente governa il Paese con il M5S, che poi si presenterà unito alle elezioni regionali.
La politica dei due forni non è mai stata nella cultura del Centrodestra. Finché ci sarà questa anomalia, non è possibile fare altro che pensare esclusivamente al bene dei cittadini laziali” continua Cavallari.

“Alla Pisana sono prossime scadenze importanti: dall’approvazione del Bilancio alla riduzione dell’Irap, dal Piano sociale alla razionalizzazione e riforma delle Ipab fino alla discussione sui rifiuti improntata sulle 5 R (riduzione, riuso, riciclo, raccolta, recupero).
Inoltre, in questi mesi, con il patto d’aula, sono stati raggiunti rapidamente risultati considerevoli per i cittadini: la legge sul diritto allo studio, il piano d’assetto dell’Appia antica, il nuovo contratto di servizio con Trenitalia per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari.
È da irresponsabili ipotizzare di lasciare la popolazione laziale con una Giunta dimissionaria per mesi e tornare al voto ancora divisi e perdenti. Ancor peggio sarebbe rischiare di ritrovarsi un governo giallo-verde anche nel Lazio o addirittura lasciare che il M5S, accecato dalla sete di poltrone, tenti la cavalcata verso una posizione di governo” conclude Cavallari.

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