Ignazio Marino lancia la doppia laurea in medicina e chirurgia riconosciuta da USA e UE

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Doppia laurea in Medicina e Chirurgia riconosciuta nei 28 Paesi dell’Unione Europea e nei 50 Stati Usa. È, nella storia dell’Università, il primo programma intercontinentale di studi in Medicina ed è frutto dell’accordo siglato tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e la Thomas Jefferson University, prestigiosa università statunitense con sede a Philadelphia. L’accordo prevede la selezione di studenti del corso di laurea in lingua inglese Medicine & Surgery della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica che frequenteranno ogni anno, per i primi tre anni del loro curriculum, le Summer Session presso la Thomas Jefferson University.

Alla fine del terzo anno gli studenti potranno candidarsi per proseguire gli studi alla Thomas Jefferson University dove completeranno il corso di Medicina, laureandosi, per poi tornare nuovamente in Cattolica, concludere gli studi italiani e conseguire anche la laurea italiana.

Ottenuta la doppia laurea gli studenti, potranno esercitare la professione sia in Europa che negli USA e competere per l’accesso in qualunque scuola di specializzazione Europea o Americana, con indiscutibili vantaggi per il loro futuro ma soprattutto per la conoscenza che metteranno al servizio dei loro pazienti. È un passo importante verso il passaporto mondiale del medico di cui si sente tanto l’esigenza.

L’intesa è stata firmata a Roma tra il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, il Rettore della Thomas Jefferson University, Mark Tykocinski e il Presidente e Amministratore delegato di Jefferson e Jefferson Health, Stephen Klasko.

È un obiettivo raggiunto grazie al lavoro del Prof. Ignazio R. Marino, Professor of Surgery e Senior Vice President presso la Thomas Jefferson University (ed ex sindaco di Roma), assieme al Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica, Prof. Rocco Bellantone e al Direttore dell’Istituto di Clinica Medica, Prof. Raffaele Landolfi.

“Quanto avrei voluto una opportunità come questa al momento della mia laurea – afferma Ignazio Marino -. Quando mi trasferii all’estero per specializzarmi in trapianti d’organo furono necessari ulteriori studi e molti esami. Inoltre, dobbiamo pensare alle sfide della sanità nei prossimi decenni. Oggi grazie alle terapie e alla instancabile creatività della Scienza viviamo quasi il doppio di un secolo fa e siamo in grado di salvare la vita di un novantenne colpito da infarto posizionando, in poche ore e senza aprirne il torace, dei piccoli tubicini nelle sue arterie coronarie. Abbiamo quindi bisogno di medici “globali” come le nostre sfide che sono economiche, sociali, etiche e culturali. Uno studente cresciuto in sistemi sanitari profondamente diversi saprà meglio di altri affrontare e risolvere questa sfide. Il mio sogno è quello di riuscire a integrare in questo curriculum di studi anche una rotazione di alcuni mesi a Ginevra presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità in modo da esporre gli studenti alle problematiche sanitarie dell’intero pianeta.”

 

 

 

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