Per il Tar del Lazio deve restare in vigore la sospensione dalla carica di vicepresidente del consiglio della Regione Lazio di Adriano Palozzi, coinvolto nell’inchiesta sullo Stadio della Roma.
I giudici infatti, nell’ambito del giudizio promosso per contestare la deliberazione della Regione Lazio con la quale è stata dichiarata la cessazione della carica di Palozzi, ha solo disposto la fissazione il 5 giugno prossimo dell’udienza per la discussione del ricorso nel merito, lasciando immutata la situazione esistente.
I passaggi fondamentali della vicenda arrivata davanti al Tar sono ricostruiti nell’atto d’impugnazione a firma degli avvocati Federico Tedeschini, Francesco Scacchi e Alessandro Tozzi. Tutto ha inizio nel marzo 2018, quando Palozzi fu eletto consigliere regionale del Lazio e nominato vicepresidente del Consiglio regionale. Tre mesi dopo fu posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine legata alla costruzione dello stadio della Roma; e la Presidenza del Consiglio lo sospese dalla carica di consigliere e vicepresidente ai sensi della Legge Severino.
A fine anno scorso cessarono nei confronti di Palozzi gli arresti domiciliari, e il politico riprese posto sugli scranni della Pisana. Solo la carica di vicepresidente del consiglio regionale non gli e’ stata restituita; di qui il ricorso al Tar per ottenere la sospensione del provvedimento di cessazione dalla carica.