Rai Due, Pablo Trincia in seconda serata con #Maipiùbullismo

È il primo social coaching televisivo, pensato non solo per raccontare e denunciare, ma per aiutare i ragazzi vittime di bullismo a uscire dall’isolamento

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«Mai più bullismo è un programma on the road in cui cerchiamo di raccontare storie di bullismo e di aiutare le vittime a uscirne fuori». L’aveva definito così Pablo Trincia, solo pochi mesi fa in un’intervista che aveva rilasciato al nostro quotidiano, parlando del nuovo programma di Rai Due che parte mercoledì sera. “#Maipiùbullismo” in onda alle ore 23.15 per quattro puntate è un format internazionale trasmesso con grande successo in paesi come Olanda e Belgio, ma è in corso di preparazione in altri 12 nazioni del mondo, con l’obiettivo di offrire uno strumento innovativo per la riflessione costruttiva sul fenomeno del bullismo dall’interno.

Il programma è stato presentato oggi in Rai alla presenza, oltre che del conduttore, anche di Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale Rai; e di Ilaria Dallatana direttore Rai Due.

Il programma “#Maipiùbullismo” condotto da Pablo Trincia vuole mettere in luce il punto di vista delle vittime: il bullismo “di tutti i giorni”, quello fatto di prevaricazioni, umiliazioni e piccole violenze quotidiane. È il primo social coaching televisivo, pensato non solo per raccontare e denunciare, ma per aiutare i ragazzi vittime di bullismo a uscire dall’isolamento, trovando soluzioni, interagendo con l’ambiente circostante e seguendone il follow up.

Quattro storie di adolescenti, quattro puntate on the road ambientate a scuola, direttamente nelle classi, nelle case, e negli ambienti frequentati ogni giorno, per un diario di immagini e racconti senza filtri che usano il linguaggio dell’adolescenza: l’utilizzo delle microcamere  da un lato ha garantito la privacy dei soggetti coinvolti (i volti sono stati tutti oscurati e le voci alterate), dall’altro ha consentito al protagonista della storia di essere creduto, superando cioè quel primo scoglio di diffidenza che accompagna sempre, purtroppo, i racconti di chi viene “bullizzato”.   

#Maipiùbullismo è un progetto altamente educativo e di puro servizio pubblico realizzato in collaborazione con le scuole: presidi, professori, coordinatori didattici e gli stessi ragazzi, per lavorare insieme all’analisi del problema con toni nuovi, cercando di affrontare situazioni complesse trovando soluzioni, insegnando vie alternative e nuovi punti di contatto.

Pablo Trincia, giornalista molto amato dai più giovani, interagisce con chi subisce tali azioni ma anche con chi le provoca, cercando di ristabilire un clima il più possibile sano e positivo. Dal primo incontro con il conduttore/coach e con la famiglia fino all’incontro finale, che chiude ogni puntata, con coloro che stanno in qualche modo contribuendo in modo negativo all’esperienza, per spiegare ai ragazzi che anche un dispetto o una battuta, se ripetuta, può ferire e creare disagio in chi la subisce.

Il programma si inserisce in una campagna di sensibilizzazione sul tema del bullismo giovanile, che c’è proprio in questa settimana (dal 21 al 27 novembre, ndr), e che vuole portare a conoscenza i cittadini di una grande emergenza sociale i cui numeri sono tristemente allarmanti: 1 ragazzo su 2 subisce episodi di aggressione verbale, psicologica e fisica e il 33% è vittima ricorrente di abusi.

Rai e Ministero dell’Università e Ricerca uniscono le proprie forze per contrastare un fenomeno che non riguarda solo i ragazzi, ma anche le famiglie, la scuola, l’intera comunità.

In particolare la campagna Rai sarà articolata su più livelli: uno spot istituzionale, in tv e in radio, una striscia dedicata ai social, su Raiplay, per la sensibilizzazione all’iniziativa, lanci e spazi dedicati nelle trasmissioni in tv (Uno Mattina, La vita in diretta, Sbandati, I fatti vostri, Detto Fatto, Agora, Geo) e sui canali radio (Caterpillar, Non è un paese per giovani, Me anziano Youtuber, Tutta la città ne parla).