Dramma nel cuore di Roma. Un uomo di 52 anni, venditore ambulante senegalese, è morto stroncato da un malore. Al momento non sono ancora chiare le circostanze del decesso; potrebbe essersi trattato di un infarto che l’ha colpito mentre cercava di sfuggire al controllo e al sequestro di merce che aveva con sé. Un’operazione portata avanti questa mattina dal gruppo Centro della polizia locale di Roma Capitale per contrastare il commercio abusivo sull’area pubblica di Ponte Fabricio. I caschi bianchi avevano effettuato sequestri amministrativi, per un totale di circa trentamila euro di sanzioni.
L’INTERVENTO DEGLI AGENTI IN BORGHESE
Si trattava di vendita di borse e portafogli, in bella mostra su lenzuola distese in terra, che oltre a rappresentare un illecito in quanto priva di titoli, arrecava danno al decoro urbano cittadino in un sito sottoposto a vincolo paesaggistico. L’intervento, portato avanti da agenti in borghese aveva consentito di ripristinare l’ordine nell’area dove per lo più senegalesi sono soliti esporre mercanzia di vario genere.
LA FUGA E IL MALORE DELL’AMBULANTE SENEGALESE
Ma verso le 13 uno di loro, il 52enne, è fuggito alla vista dei vigili urbani nel tratto di Lungotevere Tor de’ Cenci accasciandosi morto per un improvviso malore. Subito dopo, alla notizia della morte del venditore ambulante senegalese, alcune decine di immigrati si sono confluiti sul luogo della tragedia per protestare dopo quanto accaduto. Sul posto ci sono anche agenti di polizia in tenuta antisommossa.
LA PRECISAZIONE DELLA POLIZIA
Nel tardo pomeriggio è arrivata dall’ufficio stampa della polizia una precisazione. “In merito al decesso del cittadino senegalese, avvenuto poco prima delle ore 13.00 odierne in lungotevere De’ Cenci – si legge nella nota -, si precisa che tale evento non è in alcun modo collegabile alle operazioni della Polizia locale in corso questa mattina. Le testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra mobile e del commissariato Trevi, infatti, concordano sul fatto che l’uomo, è stato visto accasciarsi al suolo mentre si trovava da solo”. “Pertanto – conclude la nota – è da escludere che il decesso sia derivato da azione di terzi. La salma è stata comunque posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico”.