I comuni del litorale non vogliono i rifiuti di Roma e al X municipio salta il porta porta

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I rifiuti di Roma non li vuole proprio nessuno in Provincia tanto che è scesa in campo anche la Coldiretti denunciando i rischi di inquinamento per le culture diffuse nei territori del litorale.

Ieri sera a Cerveteri si è svolta una fiaccolata indetta dai comitati e stamattina una manifestazione a Torrimpietra (Fiumicino). Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci in piazza con i comitati ha detto chiaramente «non ci piace e non accetteremo mai l’idea che la Città Metropolitana tenti di individuare nel territorio della provincia, e in particolar modo nei Comuni di Cerveteri e di Fiumicino, i possibili nuovi siti dove stoccare e trattare tonnellate e tonnellate di rifiuti prodotti nella Capitale». 

Poi ha ricordato che il 9 giugno ha presentato ufficialmente delle osservazioni molto puntuali al Piano inviato un mese fa dalla Città Metropolitana a tutti i sindaci della Provincia. In questo piano vengono identificate le ‘aree bianche’ idonee ad ospitare nuovi siti.

Ma il documento presentato da Pascucci dimostra chiaramente che «non esiste nessuna area bianca e che nessuna area del nostro territorio  idonea ad ospitare i rifiuti di Roma». In questo senso un segnale forte è arrivato anche da Nicola Zingaretti che ha «espresso immediato sostegno alla lotta del sindaco Montino, mia, dei Comitati locali e dei cittadini della provincia, ribadendo che è impensabile qualsiasi soluzione che veda il trasferimento del problema dei rifiuti di Roma nei territorio dei Comuni limitrofi». 

Nel frattempo ieri il presidente della Provincia di Latina Eleonora della Penna, aveva imposto Rida Ambiente srl di Aprilia di ricominciare ad accogliere nel suo impianto i rifiuti provenienti da molti comuni della Regione fra i quali Roma. La Rida Ambiente srl aveva ricevuto dalla Regione Lazio una diffida «per far riprendere la regolare attività, ripristinando così le condizioni di sicurezza pubblica e il regolare conferimento». In ogni caso gli effetti dell’ordinanza provinciale perdureranno fino a cessate esigenze e comunque non oltre il periodo di 6 mesi. 

Infine il Partito Democratico del X municipio denuncia che in quel territorio i turni di raccolta saltano e i rifiuti rimangono nei mastelli per giorni, se non addirittura per settimane. «Nell’entroterra del X Municipio – prosegue la denuncia – si rischia una grave emergenza igienico-sanitaria: i residenti di Malafede fanno i conti con le blatte e i topi; mentre a Casalpalocco, oltre alle cornacchie, è stato avvistato addirittura un serpente». Discorso diverso all’Axa, dove i cassonetti superstiti vengono presi d’assalto dai “pendolari della spazzatura” e le strade si trasformano in tante discariche a cielo aperto. 

Anche se Ama viene subissata quotidianamente dalle segnalazioni dei cittadini «non è in grado di fronteggiare la situazione a causa della grave carenza di organico e della scarsità di mezzi a disposizione» e in questa situazione «non si bada più alla differenziazione dei rifiuti».

Giuliano Longo

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