Elezioni Regionali. Errata corrige dell’ultima ora, tramonta Parisi rispunta Gasparri

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Gasparri tira in ballo Veltroni per mafia capitale ignaro che la destra c'è dentro fino al collo
Maurizio Gasparri

Prosegue senza sosta la telenovela del centro destra per la candidatura alla presidenza del Lazio. Mentre la De Girolamo, fedelissima assistente del Cavaliere lanciava già stamane sul piatto la candidatura di Stefano Parisi che pur vantando la sua ‘romanità’ sino ad oggi ha sempre operato da Milano come imprenditore e avversario perdente di Sala alle comunali di quella città, ora qualcuno comincia tirare il freno a mano. 

E siccome le agenzie di stampa sono latrici dei vari messaggi tutti interni ai ‘palazzi’ e agli addetti ai lavori adesso rispunta il nome del forzista Maurizio Gasparri che ormai da settimane circola.

Infatti i bene informati, o meglio i ben ispirati da questa o da quella parte del centro destra, ci fanno sapere che ancora non si sblocca ancora il nodo della candidatura del centrodestra nel Lazio. 

Certo, è vero che a Stefano Parisi era stato offerta la candidatura  e lui aveva pure manifestato la sua disponibilità  dopo aver riunito la direzione di Energie per l’Italia, altra misteriosa sigla del centro destra non affiliata come quinta gamba (si fa per dire) alla coalizione.

 Poi la frenata e al momento di questa appassionante vicenda (si fa sempre per dire visto che interessa solo agli addetti ai lavori) ha deciso di non  scendere in campo, anche per ragioni di tempo, visto che l’offerta è arrivata a poche settimane dal voto. Lui. il Parisi avrebbe poi chiesto   cinque collegi sicuri per i suoi e siccome Salvini non ha l’anello al naso, mentre lui chiudeva le sue liste, gli hanno detto picche.

Morale, la farsa continua e Berlusconi sarebbe tornato a sondare Gasparri. 

A questo punto il panico perché il tempo stringe e ora  i vertici azzurri sono ad Arcore in una riunione con Berlusconi per cercare di trovare una soluzione e di sbrogliare anche la matassa sulla partita dei collegi. 

Eh si, perché ormai c’è la fila degli ex parlamentari di FI che stanno facendo la fila alla sede del partito a Roma per l’accettazione della candidatura alla presenza del notaio. 

E pensare che i Fratelli della Meloni si erano vantati di sacrificare Rampelli per Parisi. Vacci a capire  qualcosa. Nemmeno per gli addetti ai lavori si raccapezzano, figuriamoci quanto gliene frega agli elettori del Lazio…..

Giuliano Longo

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