Il tratto urbano del Tevere tra Castel Giubileo e isola Tiberina sarà finalmente ripulito da rifiuti, tronchi e cespugli oltre che dalla vegetazione spontanea che infesta ponti, argini e banchine. Non ci sarà un dragaggio, di competenza statale, ma sarà monitorato il letto del fiume con la rimozione dei materiali flottanti o semi sommersi per rendere il fiume di nuovo navigabile in sicurezza. A finanziare i lavori, garantendo 2,1 milioni da spendere in tre anni, sarà la Regione Lazio che questa mattina, alla presenza del presidente Nicola Zingaretti, ha presentato il progetto “Operazione Tevere pulito” al “Reale circolo canottieri Tevere Remo”.
L’obiettivo finale sarà quello di garantire il miglioramento e il mantenimento della funzionalità idraulica e la regolarità del deflusso del fiume, lungo il tratto interessato anche in prossimità delle opere d’arte, costituite dai ponti situati nel centro urbano di Roma. «Quella dei bandi triennali è una rivoluzione che chiude una fase storica drammatica – ha spiegato il presidente della Regione, Zingaretti – quella per cui, a causa della frammentazione delle competenze sul fiume, ognuno lavorava dentro questi recinti da solo. Avevamo pensato alla devoluzione a Roma Capitale della gestione del bacino. Non è stato possibile e il problema era rimasto aperto. Così negli anni gli interventi di manutenzione erano rimasti a chiamata per qualche disastro o per la manutenzione straordinaria». «Ora invece – ha aggiunto Zingaretti – il nuovo bando triennale, con un investimento importante molto più alto di quanto si sia speso in questi anni, permette una programmazione e fornisce alle realtà straordinarie che vivono il fiume un interlocutore». Il presidente della Regione ha poi annunciato di voler inserire il Tevere «nel programma di finanziamenti europei Horizon 2020 per la valorizzazione, la tutela ambientale e la promozione turistica del fiume. Così come abbiamo intenzione di collocare la funzione del Tevere della programmazione Ue 2014-20. L’ultima novità è che nei prossimi giorni porteremo in giunta la costituzione di un ufficio unico regionale per il fiume per andare incontro alla parcellizzazione delle competenze che causa troppi interlocutori». Le domande per partecipare al bando dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 13 del 28 febbraio di quest’anno. Questo, nello specifico, quanto dovrà eseguire il vincitore: taglio ed estirpazione di cespugli e successivo trasporto come rifiuti o reimpiego delle materie utilizzabili. Smaltimento di rifiuti solidi e taglio della vegetazione vecchia, taglio di piante pericolanti, pulizia dell’area e smaltimento autorizzato; monitoraggio continuo delle sponde con individuazione dei siti dove si verifichi l’accumulo di materiali costituenti pericolo e rimozione e smaltimento di rifiuti solidi e altro materiale trasportato durante la fase di piena ed accumulatosi lungo le sponde, rimozione di tronchi e rami. Riduzione, carico e trasporto nei siti di conferimento; monitoraggio continuo lungo il letto del fiume con individuazione dei siti di accumulo costituenti pericolo e rimozione e trasporto di rifiuti solidi e altro materiale e successiva individuazione dei siti idonei allo smaltimento. Non rientra nel bando la rimozione degli insediamenti abusivi sorti negli anni lungo gli argini del Tevere.