di ALBERTO SAVA
I responsabili della lista civica “Un’Altra Città è Possibile” si dichiarano pronti a dare il loro contributo per quel che riguarda la destinazione da dare allo spazio verde dell’orto botanico.
«Siamo disponibili a sviluppare la nostra idea con chi la ritiene attuabile, sostengono i dirigenti di Acp. Stiamo parlando del parco verde dell’orto botanico, attualmente abbandonato e ridotto a un ricettacolo per topi. Per quell’area, di circa tremila mila metri quadrati, il piano regolatore prevede un orto botanico vero e proprio con alberi di alto fusto, per cui ogni altra cosa risulterebbe abusiva. E allora l’idea è che l’Amministrazione faccia sviluppare un progetto dai suoi uffici interni per trasformare quel luogo in un “Museo vivo della floricoltura“.
Bastano le risorse impiegate per costruire il centro anziani di via Etruria. Dopo il progetto, è sufficiente un passaggio in consiglio comunale per una variante al piano regolatore secondo la procedura abbreviata prevista dal dpr 327. Servirà poi un po’ di pazienza per superare alcuni vincoli in quella zona non gravosi, risorse per costruire due edifici e poi un bando vero per dare l’area in gestione a professionisti della floricoltura: sotto qualsiasi forma societaria, dalle cooperative alla associazioni».