Uscirà il 7 aprile il film concerto di Gianni Di Capua Piani Paralleli (BLIQ FILM in associazione con JAZZY RECORDS e KUBLAI FILM), con Giovanni Mazzarino (composizioni, pianoforte), Steve Swallow (basso elettrico), Adam Nussbaum (batteria), Fabrizio Bosso (tromba e flicorno), Paolo Silvestri (arrangiamenti e direzione d’Orchestra), Accademia d’Archi Arrigoni (Orchestra) e Stefano Amerio (Sound Engeneer). Il film Piani Paralleli è un racconto emozionante per musica e immagini del Jazz di Giovanni Mazzarino.
LA CARRIERA DI GIOVANNI MAZZARINO
Nel maggio 2015 Giovanni Mazzarino, uno dei musicisti Jazz più rappresentativi della sua generazione, ha compiuto 50 anni di età e 30 di carriera. Traguardi importanti da festeggiare con una produzione speciale: un disco live, registrato nel tempio del pianoforte, la Fazioli Concerto Hall di Sacile (PN). Mazzarino ha convocato straordinari compagni di viaggio, accuratamente scelti tra coloro che lo hanno affiancato nella sua già lunga carriera di pianista compositore.
Il film documenta la genesi di questo progetto attraverso lo sguardo acuto e colto e le straordinarie immagini di Gianni di Capua, regista che da tempo frequenta con la sua macchina da presa gli ambienti della musica contemporanea, raccontandoli con grande classe, passione e rigore di musicologo.
LA SINOSSI DI PIANI PARALLELI
Piani Paralleli, oltre ad essere una Suite di composizioni originali per Quartetto Jazz e Orchestra D’Archi, racconta le cinque intense giornate di registrazione nella Fazioli Concert Hall, adiacente alla fabbrica dei pianoforti Fazioli a Sacile in provincia di Pordenone, insieme agli straordinari compagni di viaggio che Mazzarino ha fortemente voluto con sé e con cui ha già lungamente collaborato nel corso della sua carriera: il contrabbassista e compositore statunitense Steve Swallow, il batterista Adam Nussbaum, il trombettista Fabrizio Bosso e Paolo Silvestri, cui il compositore ha affidato l’arrangiamento e la direzione dell’Accademia D’Archi Arrigoni.
Il musicista s’intrattiene, così, in un dialogo intimo con la propria musica, la poetica che la informa e con gli amici chiamati ad interpretala. Le discussioni, l’amicizia, le paure, la consapevolezza di un momento unico e straordinario, la trasformazione delle partiture in materia sonora viva e vibrante, fino al concerto finale a porte chiuse, sono riprese circolarmente con tre telecamere disposte intorno ai musicisti, nel buio ovattato denso di creatività della Fazioli Concert Hall.