Rai, chiesta l’archiviazione sulle presunte tangenti. Ma i dubbi restano

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso non solo un clima di omertà e paura, ma anche l’importante «influenza» sui dirigenti esercitata da quello che viene definito «Il signor Rai»

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rai lucio presta

Dal quotidiano Il Tempo di Roma abbiamo appreso che il pm romano Alberto Galanti ha chiesto l’archiviazione sull’inchiesta sulle presunte tangenti ad alti funzionari Rai.

LE INTERCETTAZIONI – Dalle intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Roma, osserva la pubblica accusa, è emerso però non solo un clima di omertà e paura, ma anche l’importante «influenza» sui dirigenti esercitata da quello che viene definito in alcune intercettazioni «Il signor Rai», «e anche di Mediaset», ovvero Lucio Presta, il manager che con la sua agenzia Arcobaleno Tre, rappresenta, «fra gli altri – scrive il pm – Roberto Benigni, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, nonché la moglie, Paola Perego e altri. Scrive il pm: «Dalle operazioni di intercettazioni…è emerso il clima che regna in seno alla Rai, dove per poter “lavorare” è necessario dare le stecche». Il pm continua: «Le conversazioni appena esaminate costituiscono lo spunto per la seguente considerazione, ovvero che Lucio Presta distribuirebbe denaro per fare in modo che i propri assistiti lavorino in Rai…».

VERSO L’ARCHIVIAZIONE – Anche se  si arriva alla conclusione dell’archiviazione, come appunto riporta il quotidiano Il Tempo di Roma. Il Pm Galanti infatti scrive: «Nei confronti del Presta non sono emersi elementi che provano una attività corruttiva attuata dal manager a favore di dirigenti Rai, anche se non si può celare che l’interessato goda di certi favoritismi da parte dell’azienda…». L’indagine complessiva su tutti casi emersi ha avuto la sua conclusione: «… e non ha consentito di trasformare questi meri sospetti in concreti elementi di prova». Eppure nonostante l’archiviazione che esclude ogni illecito le parole del PM dovrebbero avere almeno qualche risonanza  nel Cda della Rai e alla Commissione parlamentare di vigilanza perché resta sempre il dubbio che Presta continui a fare il bello e il cattivo tempo nella pubblica emittenza. Situazione che questa rubrica ha spesso sollecitato all’attenzione dei lettori ricordando ad esempio il ruolo della moglie Paola Perego, imposta da sempre e ovunque, nonostante gli scadenti risultati d’ascolto. Una conduttrice che  ha fatto flop anche quest’anno con Domenica In Semmai occorrerebbe capire di quali influenti appoggi Lucio goda fra la dirigenza Rai. Difficile immaginarlo. Aspetteremo comunque Sherlock Holmes per scoprirlo. Continua…