La tv porta all’eternità? Sembrerebbe di sì, soprattutto per alcuni personaggi che da anni dominano lo schermo e di cui si parla poco: Michele Guardì e gli artefici del programma I fatti Vostri e Mezzogiorno in famiglia che vanno in onda da secoli su Raidue. La rete guidata da Xerox Angelo Teodoli, fotocopiatore di format acclamato nel mondo, avrebbe tra gli obiettivi quello dell’innovazione, ma il direttore conferma per la prossima stagione tutto il pacchetto Guardì. Età media dei telespettatori intorno ai 70 anni.
PERCHÈ ANCORA GUARDÌ – “Fatti vostri” appartiene all’archeologia della tv, con i conduttori che si sono incanutiti in onda. Abbiamo sempre immaginato che se un giorno (lontano assai) saranno condotti degli scavi nello Studio Uno di via Teulada, tra le macerie della Rai affioreranno reperti importantissimi, come i tendaggi della scenografia, i capitelli dorati, il cruciverbone e il tabellone per i quiz telefonici, i regali per gli abbonati, l’insegna della piazza e del bar, simboli di una tv che ha dato tanto successo e denaro a Michele Guardì. Ma perché Teodoli che punta il budget di Raidue soprattutto sulla perla della rete, ovvero Caterina Balivo, ha dovuto ancora una volta, suo malgrado, decidere per la riconferma del regista siciliano? Molti pensano che tutto dipenda dal grande potere del “Comitato”, che Guardì muova oscuri fili che lo tengono sul trono di Raidue, ma la realtà è più semplice di quanto si immagini: I Fatti Vostri è il programma quotidiano che realizza più ascolto di Raidue, lo share sta sopra il 10% mentre, ad esempio, la Balivo sta intorno al 6%. Poiché tutti i numeri vanno a finire nel calderone della rete, cosa sarebbe Raidue se non avesse una quotidiana sopra il 10% di share? A quel punto si può sorvolare sul fatto che Guardì realizzi il programma più vecchio della Rai. L’importante è il risultato.
RAIDUE CONTRO RAIUNO: SFIDA A COLPI DI FLOP – Se si va a spulciare con attenzione nella Raidue del sor Teodoli, se non ci fossero le serie poliziesche americane che fatturano un 8/9% di share, sarebbe una vera catastrofe quotidiana. La maggioranza dei nuovi programmi si sono rivelati dei flop e la competizione con il suo vicino di casa Giankaleone, direttore di Raiuno, è all’ultimo colpo basso d’ascolto: difficile stabilire chi sia il vero King of the flop. Quindi ben venga, nella rete che dovrebbe essere la più giovane della Rai, il più vetusto degli autori. D’altra parte di Guardì si può dire tutto, ma nessuno può negare che sia uno straordinario uomo di tv, ha lanciato tantissimi personaggi nella sua carriera, sa che cosa è un programma televisivo, ma a questo punto non sarebbe meglio usare il suo talento a Raiuno che ha la vocazione per un pubblico più anziano? Misteri ingloriosi.
IN SAECULA SAECULORUM – A proposito non ci dobbiamo dimenticare che fa faville anche un altro sito archeologico su Raidue, Sereno Variabile condotto dall’Osvaldo Bevilacqua “del tempo che fu” che porta alla rete un 7/8% di share. Anche quel programma è stato riconfermato per la prossima stagione. In saecula saeculorum… (Traduzione per il dottor Teodoli e il vicedirettore generale della Rai Antonio Marano, si tratta di latino e significa letteralmente ” per i secoli dei secoli…”). Amen.
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