Finalmente viale Mazzini ha i nuovi vertici. Con un colpo di spugna, in un batter d’occhio niente più Tarantola e Gubitosi. Niente più Spectre, tutti tirano un respiro di sollievo. Antonio Campo dall’Orto è un creativo, tutti immaginano che sarà meno attento alla gestione aziendale “spicciola” (si fa per dire). Peccato per coloro che hanno subito provvedimenti di licenziamento, prepensionamento, dimissionamento obbligato. Anche un ex DG ha ritirato la famosa lettera di risoluzione del contratto (per poter ricorrere d’urgenza).
VICE O NON VICE – Passo con il mio scooter davanti al famoso “cavallo morente” di Messina. Apparentemente il palazzo è semi vuoto, un silenzio assordante proviene dall’ingresso storico della TV di Stato, ma scrutando bene le macchina (presumibilmente del DG) è parcheggiata all’interno. Il grande capo lavora, starà facendo un corso accelerato per non farsi trovare impreparato per l’appuntamento del prossimo consiglio d’amministrazione fissato per i primi di settembre. In questo prossimo consiglio, forse sarà nominato uno o più vice. Cattaneo docet, non volle i vice.
Naturalmente un vice scava la fossa al capo per prenderne il posto. Eppure due vice ci saranno. Forse Giancarlo Leone, per lasciare libera la poltrona di Raiuno, e Luigi De Siervo, amministratore di Rai Com, presumibilmente (secondo le voci) molto vicino a Renzi. Entrambe i due vice sono stati in predicato per essere nominati DG, quindi tutto avrebbe l’aria di un risarcimento. Queste nomine daranno il via all’effetto domino che si avrà a cascata per gli incarichi di reti e testate. Del resto se un consiglio appena nominato non fa a sua volta le nomine che fa?
TUTTI AL LAVORO – E mentre al settimo piano della Rai si pensa ai massimi sistemi, una marea di piccoli sorci, lavora alacremente per potersi riaccreditare con i nuovi amministratori. Impiegati, dirigenti a tutti i livelli, artisti, conduttori e conduttrici (scusate se specifichiamo, ma in questo caso le seconde sono le più attive).
Si cercano avidamente notizie sui giornali, nomi, si fanno ragionamenti su chi sarà direttore di quella rete o di quella testata. Alla fine potrebbero esserci delle sorprese. Tutto questo lavorio fa perdere molto tempo e sottrae impegno al lavoro. Una cosa è certa, si ricomincia. L’unica nostra idea è che chi pensa di essersi liberato di Gubitosi sbaglia (a buon intenditor poche parole), quindi siate sempre attenti e vigili…e come disse Renzi a Letta …state sereni!