Antonellina si dà alla cucina. Un’operazione lungimirante quella di aprire un ristorante dal nome “casa Clerici” in un centro commerciale della provincia campana. Marcianise, in provincia di Caserta ha accolto a braccia aperte la bionda conduttrice che può vantare un altissimo indice di popolarità, soprattutto al sud. E queste son cose che non possono essere lasciate lì a far la muffa, vanno capitalizzate. Arredamento che ricorda le scenografie de “La prova del cuoco”, colori pastello e soprattutto foto, foto, foto della bionda Antonellina: seduta, con le gambe accavallate, col vestito a fiori che fa tanto giorno di festa in campagna, a grandezza naturale sul camino come un lord inglese. E poi tanti quadretti con le innumerevoli copertine e anche con le “memorabilia” dei suoi programmi, un “Hard rock cafè” formato Antonella dove al posto dell’impermeabile di John Lennon o della chitarra di Jimi Hendrix c’è il vestito di Sanremo, quello blu, ci sono finanche i tapiri. Un futuro imprenditoriale per Antonella che a differenza di Giletti che lancia invettive contro Napoli e rimedia querele dal comune preferisce investire in Campania con un ristorante da 600 metri quadrati con 200 coperti, mica una trattoria a conduzione familiare. Un “non luogo” culinario dove con 15 euro in media puoi avere l’impressione di essere con lei, di assaggiare le “tagliatelle di nonna Pina” e poco importa se magari saranno surgelate, quello che viene da Antonella è sicuramente buono. Completa lo scenario, a dire il vero un po’ inquietante nell’insieme, il corner per gli acquisti: dai famosi grembiuli lisergici, agli utensili, gli accessori, il tutto, ci scommettiamo, con in sottofondo il delirante commento musicale de la Prova del cuoco, così, giusto per invogliarti meglio a comprare. Insomma se siete fan della giunonica conduttrice è probabile che farete un salto giù a Caserta oppure aspetterete che si aprano altri ristoranti nei centri commerciali di tutta Italia. Il ristorante di Marcianise infatti è solo il primo di una serie che è pronta ad invadere tutta Italia per un mondo dove anche la prima colazione è a base delle temutissime tagliatelle tanto “son buone anche al mattino al posto del caffè”: un modo saggio di investire le proprie risorse economiche mettendoci la faccia. E forse non è un caso che arrivi in un momento decisamente no sul piano degli ascolti: da un lato Antonella mette il marchio a fuoco indelebile su “La prova del cuoco” rendendo indistinguibile il format da colei che lo conduce rendendo fallimentare qualsiasi sostituzione. Una sorta di avviso alle rampanti Isoardi, in debito di ossigeno e Balivo: di qui non si passa, è Casa Clerici (più che un ristorante sembra infatti il nome di un programma tv), è casa mia. Dall’altro però, se dovessero decidere per un cambio della guardia, questa normale operazione commerciale di “diversificazione”, diventerebbe per la Clerici qualcosa di simile ad una “exit strategy” dal mondo della televisione, quella tv che non la premia più come una volta quando era regina dell’Auditel. Anche sabato sera la sfida con l’amica Mara Venier ha segnato infatti un impietoso distacco di 7,7 punti. Ci vorrebbe proprio quel “pieno di energia effetto vitamina” e allora vai di tagliatella morbida Antonella.
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