Un lunedì di disagi per gli utenti dei mezzi pubblici della Capitale. Oggi, infatti, uno sciopero di 24 ore degli autoferrotranviari indetto dall’Ugl ha mandato in tilt soprattutto la linea metropolitana, con la Linea A che è rimasta chiusa dalle 8,30 e la B che ha sbarrato i tornelli subito dopo l’ora di pranzo.
Un blocco che ha riguardato l’intera rete Atac e che ha visto anche una massiccia astensione del personale di bus, tram e dei treni delle ferrovie Roma-Lido, Roma-Civita Castellana – Viterbo e Termini-Centocelle, nonostante il differimento deciso dalle altre sigle sindacali.
E, tra le proteste degli utenti, scatta la polemica. L’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Linda Meleo, ha chiamato il dg di Atac, Marco Rettighieri, per capire le motivazioni del caos trasporti a Roma, visto che a scioperare, dopo che molte delle sigle interessate avevano annunciato il differimento, era rimasta la sola Ugl. «Delle sigle sindacali che avevano aderito allo sciopero tutte, tranne l’Ugl, che rappresenta una percentuale bassissima in Atac e che comunque avevamo invitato al dialogo, avevano deciso di differire lo sciopero, lo avevano anche annunciato ufficialmente e sappiamo per certo che hanno rispettato gli impegni», spiegano dal Campidoglio. «Chi non li ha rispettati è stato qualcun altro – accusa Meleo – perché dalle prime informazioni che abbiamo sembra che i disordini siano legati ad alcuni direttori centrali del traffico di due sigle che non erano minimamente interessate all’agitazione e che dopo aver assicurato la loro presenza hanno invece aderito individualmente». E ancora, sempre dal Campidoglio si spiega che «i direttori centrali del traffico sono come i comandanti alle torri di controllo degli aerei: se mancano loro non si parte, nonostante macchinisti e addetti di stazione siano, infatti, tutti regolarmente in servizio. Qui vogliamo vederci chiaro. Se c’è qualcuno che pensa di mettere in ginocchio la città sappia che si troverà un muro di fronte».