Raggi incontra Grillo e rinvia la nomina dell’assessore al bilancio

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Appena sbarcata dall’aereo a Punta Raisi, Virginia Raggi si è recata nell’albergo che ospita Grillo dove oltre al Conducator, ha visto il figlio di Casaleggio, Davide. Più che di un incontro le agenzie riportano che si è trattato di un briefing, un po  come usano le multinazionali che decidono le sorti del mondo in call conference. Nel caso di Virginia c’era la Kermesse di Palermo e comunque in certi casi è sempre meglio guardarsi nelle palle degli occhi e dirsi magari cose un po spiacevoli che i giornali non riportano mai, fatte salve le gole profonde (più o meno pilotate) pronte a dire tutto di tutti.

VIRGINIA A TORINO

È arrivata il giorno dopo a causa del crollo della palazzina alla Farnesina, ma è apparsa subito tutta pimpante «L’incontro con Grillo è andato bene, benissimo. Abbiamo parlato di questa bellissima manifestazione, finalmente ci riuniamo dopo un anno, tutti insieme, tutta Italia». Poi lasciando  lasciando l’hotel Posta non ha trattenuto l’emozione «questa manifestazione Italia 5 stelle è un momento in cui per noi è importante ritrovarci -ha aggiunto- parlare, raccontare e condividere quello che stiamo facendo». Per quanto riguarda Roma «c’è una Giunta che è al lavoro e a breve uscirà una sezione anche informativa del tipo ‘lavori in corso’».

IL NUOVO ASSESSORE AL BILANCIO

Eppure qualcosa di più debbono essersi detto soprattutto sulla scelta del nuovo assessore al bilancio Salvatore Tutino che a suo tempo era stato fatto oggetto di critiche dallo scuterista Di Battista ed altri autorevoli esponenti dei 5stelle per la sua appartenenza alla ‘casta’. Tanto che ha rinviato l’annuncio della nomina dell’assessore al bilancio alla prossima settimana, allungando il brodo della sua prolungata riflessione. In fondo, se c’è l’approvazione di Grillo, tutto andrà per il meglio.

VIRGINIA FA LA CONTA

Eppure ci risulta che nonostante la illimitata fiducia nel leader oracolare, non più di una decina di giorni fa, nel pieno della crisi della sua giunta e prima ancora di decidere sulle Olimpiadi, Virginia abbia convocato i suoi fedelissimi fra consiglieri comunali, municipali e d assessori disponibili a sostenerla anche senza il consenso dei vertici di 5 stelle. Constatata l’esiguità delle forze in campo ha preferito fare marcia indietro e bocciare le Olimpiadi come nei desiderata del grande comico. Altro che Pizzarotti de noantri, la ‘signora’ non decide da sola come ha annunciato sabato Grillo, anzi dopo che lui ha ripreso in mano (se mai l’avesse abbandonato) il vertice del Movimento, Virginia rimane più che mai legata alle sue decisioni.

LE PERPLESSITA’ DI BERDINI

Lo dimostra il fatto che anche l’assessore all’urbanistica Berdini abbia manifestato qualche perplessità sul No alle Olimpiadi senza un esame più approfondito di progetti ed opportunità. Una cosa è certa, nei giorni scorsi Grillo ha promesso che alla Raggi verrà fatto ‘tagliando’ a gennaio, sempre che nel frattempo non si dimetta qualche altro assessore.

IL CONSENSO PER VIRGINIA

Resta il problema che nel frattempo il consenso popolare per la  ‘signora’ va scemando, gap che non aiuta il Movimento nella sua campagna per il No al referendum costituzionale. Non è un caso che Renzi dopo alcune affermazioni rassicuranti sul No della Raggi alle olimpiadi, abbia cominciato ad attaccarla accusandola di pavidità. Finita la kermesse palermitana a Roma invece si ritorna punto da capo con le nomine in giunta, Ama e Atac ancora incomplete nei loro vertici e sono ormai passati oltre tre mesi da quella elezione che avrebbe dovuto ‘sconvolgere il mondo’.

Giuliano Longo

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