«Ciampino, tanti i tasti dolenti»

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Asp, problemi con la viabilità, sicurezza. Il presidente del Movimento Gente Libera e consigliere comunale di Ciampino, Ivan Boccali, fa il punto sulla situazione della sua città.
Quale sono, secondo lei, i punti dolenti di Ciampino?
“Difficile rispondere, non sono pochi e non sono di poca importanza, i problemi che affliggono la città. Mi viene in mente l’ultimo in ordine di tempo, la gravissima crisi della gestione delle farmacie comunali: l’Asp, partecipata in rosso cronico, sembrerebbe avere pesanti debiti con le case farmaceutiche. Si parla addirittura di cessione di farmacie per risanare la situazione”.
Un commento sul commercio di Ciampino?
“La piccola impresa locale, che versa in gravissima crisi, soffocata dalle imposte e ignorata dall’Amministrazione. A questo si aggiunga l’oggettiva tristezza di un territorio soffocato dal cemento e praticamente privo di polmoni verdi, in cui la viabilità impazzisce ogni giorno di più”.
Il tema della sicurezza è stato spesso al centro dei suoi interventi, ritiene che l’attuale Amministrazione si stia muovendo in merito?
“Mi rincresce dirlo, ma non ho visto nessuno miglioramento. Tutt’altro. La sicurezza è uno dei tasti dolenti della vita cittadina e, volenti o nolenti, dobbiamo legarla alla presenza del campo nomadi della Barbuta. Finché l’insediamento non verrà smantellato sarà molto difficile fare concreti passi in avanti. Ed è necessaria un’azione politica di grande peso per andare ad incidere sulle decisioni di una Capitale che troppo spesso ci ha considerato alla stregua di una sua propria appendice. Oltre agli interventi pratici, quali il rinforzo della polizia locale, sono necessarie anche campagne di sensibilizzazione volte a creare una vera e propria cultura della legalità”.
Parlando di cultura, sembra che qualcosa di buono si stia facendo. Come giudica le recenti iniziative comunali?
“Buono l’impegno, un po’ meno i risultati. Pensiamo alla Notte Bianca, un’iniziativa encomiabile, ma ampiamente perfettibile. L’impressione è che siamo ancora legati alla classica fiera paesana, senza uno spessore e una risonanza sovracomunale. Eventi attorno ai quali ruotano più o meno sempre le stesse associazioni vicine all’Amministrazione. Ancora è tanto il lavoro da fare, sempre ammesso che ci sia la volontà di far crescere la Città”.

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