FederAsma e Allergie Onlus, organizzazione senza fini di lucro, dal 1994 riunisce le principali Associazioni italiane di pazienti che sostengono la lotta all’asma e alle allergie. L’informazione, la gestione ed il controllo della malattia sono punti essenziali per il paziente con problemi respiratori, per questo FederAsma è impegnata, in collaborazione con le più importanti Società Scientifiche dell’area pneumologica e allergologica, a promuovere iniziative volte a sollecitare le Istituzioni ad adottare decisioni politico-sanitarie a tutela dei pazienti stessi. FederAsma e Allergie Onlus, in occasione dell’annuale Giornata Mondiale della Bpco (mercoledì 16 novembre) organizza una giornata di informazione ed educazione sulle malattie respiratorie, con la collaborazione di medici specialisti che effettueranno una spirometria gratuita per verificare la funzionalità respiratoria di coloro che – dalle 10 alle 18 – si presenteranno a Roma (Galleria A. Sordi, piazza Colonna). L’evento si svolge con la sponsorizzazione di Novartis. Così in un comunicato FederAsma e Allergie Onlus. Le patologie dell’apparato respiratorio costituiscono un grave problema che tende naturalmente ad acuirsi; durante l’autunno e l’inverno l’esposizione al freddo rende più frequenti patologie come raffreddore, influenza, bronchite, rinite e rende gravi quelle croniche come l’Asma Allergica e la Bpco che a causa di stili di vita non corretti (fumo di tabacco, alcol), dell’esposizione professionale a sostanze irritanti (polveri, agenti chimici, fumi e vapori), dell’inquinamento atmosferico e domestico e dell’invecchiamento della popolazione, stanno aumentando in questi ultimi anni in tutto il mondo. L’Asma è un problema mondiale: secondo l’Oms nel mondo ne soffrono tra i 100 e i 150 milioni di persone. La Global Initiative for Asthma (Gina) stima che in Europa ci siano oltre 30 milioni di asmatici.
L’Asma Allergico Grave, che colpisce bambini e adulti, è una patologia complessa caratterizzata da una produzione eccessiva di immunoglobuline E (IgE) da parte dell’organismo, in risposta agli allergeni ambientali quali acari della polvere, pollini e muffe. Le linee guida Gina stabiliscono come obiettivo primario nella gestione del paziente il raggiungimento del controllo ottimale della patologia. Non controllare la patologia comporta il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni che spesso possono causare l’ospedalizzazione e, addirittura, mettere a rischio la vita di chi ne è affetto. La Bpco (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree, parzialmente o non reversibile, associata ad infiammazione cronica che colpisce i polmoni e le vie aeree con conseguente importante riduzione della funzionalità respiratoria. Il fumo di tabacco è la causa più comune della condizione insieme ad altri fattori, quali l’inquinamento dell’aria e raramente associata a forme genetiche. Colpisce il 5% della popolazione nel mondo (329 milioni di persone) e l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) stima che la Bpco possa essere nel 2030 la terza causa di morte. La progressiva diminuzione della funzione polmonare si manifesta clinicamente con il sintomo principale la dispnea (senso di fatica nel respirare) riducendo inevitabilmente la qualità di vita e diventando una condizione progressivamente invalidante che condiziona lo svolgimento di abituali attività fisiche quotidiane (camminare, salire le scale e persino nel vestirsi o lavarsi). Tosse, catarro e affaticamento nel respiro sono i campanelli d’allarme di questa patologia respiratoria cronica che se non curata può portare all’insufficienza respiratoria e, nelle fasi più gravi, all’ossigenoterapia, continuano FederASMA e Allergie Onlus.