Impegnati ormai da tempo al contrasto del fenomeno dei furti su autovetture nel centro storico, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Trevi Campo Marzio, ieri, al termine di una lunga indagine, hanno denunciato per ricettazione una intera famiglia di nomadi.
Appurato che i 4, abitanti a Roma in vicolo Savini, si dedicavano ad una vera e propria attività di ricettazione di materiale rubato, gli agenti hanno deciso di passare all’azione procedendo alla perquisizione della loro casa.
Durante il controllo, all’interno di una delle stanze, i poliziotti hanno rinvenuto materiale elettronico, vestiti, profumi ed oggetti in oro verosimilmente di provenienza furtiva nonché vestiti e scarpe di note marche con, ancora attaccati, i cartellini di vendita ed in alcuni casi addirittura il prezzo, computer portatili e notebook e una macchina fotografica.
All’interno della camera da letto invece, hanno sequestrato un sacchetto di cellophane sigillato, relativo ad un acquisto di profumi effettuato presso un duty free da turisti coreani, di cui nessuno dei presenti in casa ha saputo indicarne la provenienza.
Nella stanza utilizzata dai due figli della coppia, rispettivamente di 23 e 18 anni, i poliziotti hanno rinvenuto capi di vestiario e scarpe ginniche con marchi contraffatti.
Quando la coppia di coniugi, 54 anni lui, 50 lei, hanno capito che il materiale rinvenuto sarebbe stato sequestrato, hanno iniziato ad inveire contro la Polizia attirando l’attenzione di altri nomadi che abitano nelle immediate vicinanze.
La perquisizione è continuata e gli operatori sono riusciti a trovare 1841 coltelli da macelleria di differenti dimensioni completi di acciarini per l’affilamento delle lame, custoditi all’interno delle scatole in cartone. Gli accertamenti successivi hanno consentito di appurare la loro provenienza furtiva e quindi sono stati restituiti al titolare della ditta che aveva presentato denuncia.
Sequestrate anche valige contenenti oggetti personali tra cui spazzolini da denti, adattatori per energia elettrica, monete estere.
Malgrado il tentativo di ostacolare gli agenti della Polizia di Stato, da parte dei nomadi presenti e altri sopraggiunti dalle abitazioni limitrofe, i poliziotti sono riusciti a sequestrare tutto il materiale rinvenuto.
I quattro nomadi, al termine delle indagini, sono stati denunciati per ricettazione.