‘Ndrangheta e appalti truccati. Roma di nuovo coinvolta in una doppia maxi operazione della Guardia di finanza che ha smantellato una associazione per delinquere finalizzata appunto alla turbativa di gare d’appalto nel settore pubblico. Ci sono stati 33 fermi e sono state sequestrate 54 imprese in tutta Italia. L’intervento, avvenuto sotto il coordinamento delle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria (operazione ‘Cumbertazione’, e di Catanzaro (operazione ‘5 lustri’), e’ stato eseguito da personale del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e di Cosenza, con l’ausilio del Servizio centrale investigazione criminalita’ organizzata e dei Nuclei di Polizia tributaria di Roma, Viterbo, Latina, Rieti Mantova, Milano, Agrigento, Messina, Palermo, Ragusa, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Caserta, Napoli, Salerno e Pisa. Le indagini hanno accertato il diretto coinvolgimento di un noto gruppo imprenditoriale, che ha costituito e consolidato nel settore degli appalti pubblici in Calabria una posizione di assoluto predominio, sfruttando l’appartenenza a una nota cosca, tra le più potenti della ‘ndrangheta, riuscendo sistematicamente a turbare almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti nel periodo 2012/2015 per un valore complessivo di oltre 100.000.000 euro. – L’illecito modus operandi – posto in essere grazie anche ai rapporti corruttivi con funzionari appartenenti alle medesime stazioni appaltanti nonchè all’operato di diversi professionisti collusi – ha consentito di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione di un cartello composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata. Tra i 33 fermi ci sono cinque persone nate a Roma.