Torna la paura meningite dopo la scoperta di due nuovi casi in provincia di Roma. Un 51enne di Albano Laziale e una ragazza di Anzio di 21 anni si trovano ricoverati all’ospedale Spallanzani della capitale.
IL CASO DI MENINGITE AD ALBANO LAZIALE
Il 51enne di Albano è stato ricoverato lunedì 6 febbraio al pronto soccorso dell’ospedale di Albano, con febbre, otalgia, perdita di coscienza e stato confusionale. L’uomo ha raccontato di avere dolori alle orecchie da venerdì sera associati a febbre a partire da sabato mattina. In ospedale è stata eseguita la rachicentesi con risultato del test rapido “Positivo (+) per Streptococco Pneumoniae”. Le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate nell’arco della giornata, manifestando anche uno stato soporoso, tale da richiedere il monitoraggio in sala intensiva e il trasferimento in struttura specializzata. Ieri, martedì 7 febbraio, è stato trasferito all’ospedale Spallanzani di Roma, dove si trova attualmente ricoverato in rianimazione, in condizioni molto critiche. Ai familiari dell’uomo, raggiunti telefonicamente, sono state fornite le informazioni del caso, confermando quanto già indicato in ospedale: nessuna profilassi antibiotica è necessaria per i contatti stretti del caso. Il ceppo che ha contagiato il 51enne, infatti, apparterrebbe a una forma che non prevede la trasmissione diretta da persona a persona Per estrema cautela, il servizio osserverà comunque nei confronti dei contatti stretti la sorveglianza sanitaria attiva.
IL CASO DI MENINGITE AD ANZIO
La 21enne di Anzio è invece ricoverata allo Spallanzani da lunedì 6 febbraio. Il giorno prima la giovane si era presentata all’ospedale di Anzio con febbre alta e mal di gola. Lì le era stata diagnosticata la meningite pneumococcica. Le sue condizioni di salute sono progressivamente peggiorate al punto da indurre il suo trasferimento allo Spallanzani, dovi si trova attualmente ricoverata al reparto di rianimazione in condizioni critiche stazionarie. Anche per i suoi familiari non si è rivelata necessaria alcuna profilassi antibiotica sebbene, ha fatto sapere la Asl, “per estrema cautela, il servizio osserverà nei confronti dei contatti stretti la sorveglianza sanitaria attiva”.
IL PRECEDENTE A ROMA
Due casi che arrivano dopo quello dello scorso dicembre quando una maestra di Roma era morta al policlinico Gemelli dopo aver sviluppato una forma di meningite causata dal batterio Escherichia coli.