Aequa Roma, a marzo stop a contratto: serve rinnovo triennale

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“Auspico fortemente che Aequa Roma possa avere un contratto di servizio triennale”, perche’ a dicembre “abbiamo firmato soltanto per tre mesi e a fine marzo la societa’ restera’ scoperta”. L’appello arriva dai vertici dell’azienda in house del Campidoglio che si occupa di accertamenti tributari, Aequa Roma. Oggi la commissione Bilancio ha ascoltato il presidente e amministratore delegato, Riccardo Mussari, che tra l’altro ha aggiunto: “La somma stanziata in bilancio e’ inferiore rispetto a quella stanziata in precedenza. E il risultato e’ un disavanzo economico. Ho gia’ scritto agli organi competenti”. Aequa Roma fa accertamenti per conto dei dipartimenti Risorse economiche e Attivita’ produttive e anche per Ama. Nel 2016 il contratto di servizio in totale era di 18,5 milioni di euro, mentre per il prossimo calera’ la somma del dipartimento Risorse economiche che passera’ da 13,9 milioni piu’ Iva a 13,1, con una diminuzione di circa 800mila euro. Eppure, dice Mussari, nel 2016 il risultato economico “e’ stato positivo, con una variazione in aumento di 238mila euro rispetto al budget. Questo ci rincuora, ma a marzo scadra’ il contratto e noi saremo scoperti”. Il presidente ricorda che lo scorso anno, sotto il commissariamento Tronca, il contratto di servizio e’ arrivato a luglio. “Ci ha messo in serissima difficolta’, con momenti di enorme fibrillazione per il pagamento degli stipendi”. Poi e’ arrivata l’amministrazione Cinque stelle e a dicembre e’ stato siglato un nuovo contratto, che pero’ scadra’ a marzo. “Bisogna pensare a un contratto pluriennale di servizio che ci consenta di programmare le attivita’. Gli obiettivi sono stati conseguiti e non siamo incorsi in nessuna penale”.

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