Riapre il Quirinetta: grandi concerti da Peter Hook a Gavin De Graw

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Dopo quasi 70 giorni di #QuirinettaOnTour (con Marlene Kuntz, Temper Trap, Diodato, Dillon), il Quirinetta riapre e lo fa portando sul palco di Via Marco Minghetti una programmazione ricca di appuntamenti tra musica ed eventi, a partire dal concerto di Giorgio Poi il 24 marzo, per proseguire con tre grandissimi nomi della scena internazionale, Cold Cave il 4 aprile, Peter Hook il 7 aprile e David Degraw il 3 maggio… mettendosi ancora una volta al servizio del fermento culturale romano.
“Abbiamo impollinato la città di musica per quasi 70 giorni, portando il suono del Quirinetta in tanti angoli di Roma” dichiara la direzione artistica di Viteculture “oggi siamo felici di tornare a casa, che da quasi due anni come Viteculture abbiamo fatto crescere e visto affermarsi sul podio dei migliori locali italiani. Oggi torniamo #difformi nella proposta culturale (come vi avevamo promesso), e lo facciamo innanzitutto aprendo le porte ad alcuni dei concerti più attesi della stagione… per continuare a portare cultura, musica, teatro ed eventi nel cuore di Roma, per restituire il centro storico della città ai romani”.
Ora dissequestrato, il Quirinetta torna palcoscenico della vita culturale romana, nazionale e internazionale, con Giorgio Poi, Mecna, Cold Cave, Peter Hook, David Degraw e altre sorprese.
Giorgio Poi, Quirinetta 24 marzo. Dopo Calcutta, Giorgio Poi sarà il prossimo tormentone di Bomba Dischi? Nell’attesa di scoprirlo, il cantautore sarà sul palco del Quirinetta il 24 marzo per il release party del suo primo album, Fa Niente. “Ho trascorso in Italia tutta la prima  parte  della  mia  vita, fino ai vent’anni – racconta Giorgio Poi – e non m’è mai interessato capirla. Vista dall’interno somigliava tanto a un ricettacolo di cose ovvie, a un contenitore  per la  normalità, una nebulosa di noia  al di fuori della quale sorgevano le misteriose meraviglie estere. Così sono andato a vivere a Londra, dove proporzionalmente a un grande entusiasmo per quel che scoprivo lì, sentivo avanzare una specie di nostalgia, che nel tempo si trasformò in  ammirazione idealizzata e totale per il mio paese. Ascoltavo Vasco Rossi, Paolo  Conte, Lucio Dalla, Piero Ciampi, cose che avevo sentito da bambino, ma a cui non ero mai tornato attivamente. Dopo alcuni anni quel  sentimento  non  accennava  a  smorzarsi, ma anzi si  acuiva, spingendomi verso quel modo che  un  po’ mi apparteneva  per  diritto  di  nascita. Così ho iniziato a scrivere alcune canzoni in Italiano, una dopo l’altra, ed è uscito questo disco.”
Mecna, Quirinetta 31 marzo. Lungomare Paranoia è uscito quasi all’improvviso, ma ha impiegato pochissimo tempo ad arrivare a tutti i fan di Mecna. Il concerto al Quirinetta sarà il seguito di quello dell’anno scorso… presentando l’artista foggiano live per BASE, la serata di Viteculture che esplora i suoni più avvincenti. Il palco liberty di Via Marco Minghetti ospita così la data romana del Lungomare Paranoia Tour, l’ultimo lavoro di Mecna, sicuramente una delle voci più  introspettive e di profilo, in grado di cavalcare i confini tra hip hop di qualità ed elettronica.
Cold Cave, Quirinetta 4 aprile. In un live denso di dark-wave e synth-pop tagliente in un retro futuro sonoro che corre dagli anni ’80 fino ai Nine Inch Nails, Cold Cave sarà uno dei grandi protagonisti della primavera romana. Il cantante Wesley Eisold (AKA Cold Cave), in un articolo di Pitchfork, è stato paragonato a Ian Curtis dei Joy Division per impostazione baritonale e a Matt Berninger dei National per l’intonazione confidenziale. Molto attento e sempre in controllo del suo progetto, Cold Cave si muove fra dark wave, noise e una vena di pop che i fan più intransigenti hanno accolto con dubbio. Privo dalla nascita della mano sinistra, Eisold in A Little Death to Laugh, mormora “Ho perso un ramo sul sentiero della mano sinistra / E non l’ho mai avuto indietro”, con una fusione fra la sua storia personale e l’estetica dark di Cold Cave che spiega perfettamente l’origine della carica emotiva della sua musica.
Peter Hook, Quirinetta 7 aprile. Arriva Peter Hook a Roma, per suonare dal vivo due album con lo stesso titolo, ma che sono nella discografia di due gruppi diversi: parliamo di Joy Division e di New Order. Gli album si intitolano Substance e in entrambi c’è il basso di Peter Hook. Per gli amanti di Joy Division e New Order non serve aggiungere molto. Parliamo di due gruppi che sono citati in qualsiasi compendio della musica rock, pop e perfino dance. Joy Division nel post punk più scuro, malinconico e tragico e New Order nella New Wave che sconfinava nella prima elettronica.
Gavin DeGraw, Quirinetta 3 maggio. Gavin DeGraw, l’apprezzatissimo autore di “Chariot” e molte altre hit, mercoledì 3 maggio sarà protagonista al Quirinetta di Roma con An Acoustic Evening with Gavin DeGraw: un set dalle atmosfere intime darà ai fan l’opportunità di vedere il cantautore impegnato in versioni essenziali e rigorosamente unplugged di alcuni dei suoi più grandi successi, insieme a rari outtakes mai eseguiti dal vivo, prima di riprendere il tour del suo ultimo album “Something Worth Saving”, uscito lo scorso settembre e trascinato dalla hit “She Sets The City On Fire”.
E poi ancora: 19 aprile Di Martino e Cammarata “In un mondo raro”, 20 aprile Renzo Rubino “Il gelato dopo il tour”.

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