Roviano, carabinieri scoprono una serra di marijuana “casalinga”: in manette 48enne

L’uomo è stato fermato per un normale controllo alla circolazione stradale sulla Tiburtina

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Roviano Droga Marijuana

A Roviano i carabinieri della Stazione di Anticoli Corrado hanno arrestato per detenzione e coltivazione di stupefacenti un 48enne romano.

Lo spacciatore era già conosciuto alle forze dell’ordine.

FERMATO A ROVIANO

L’uomo è stato fermato per un normale controllo alla circolazione stradale sulla SS5 Tiburtina dai Carabinieri.

Gli agenti, insospettiti dall’atteggiamento ansioso, l’hanno sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

L’uomo è stato trovato in possesso di 10 g di hashish.

PERQUISIZIONE A CASA

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, in località Tor Sapienza,  i militari, oltre a rinvenire ulteriori 70 grammi di marijuana.

La droga era essiccata con relativo materiale per il taglio ed il confezionamento, hanno scoperto una piccola serra artigianale.

La struttura era completa di illuminazione, termostato ed impianto di idratazione per la coltivazione della canapa indiana.

Tra il materiale sottoposto a sequestro sono stati trovati anche flaconi di fertilizzanti e stimolatori vegetali nonché materiale vario per la germinazione dei semi.

Dopo l’arrestato l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

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Gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Autorità Giudiziaria capitolina, un medico romano trentottenne, ritenuto responsabile di abusi sessuali su alcune sue pazienti, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minori.

GLI ABUSI

Il professionista avrebbe commesso reiterati abusi sessuali su alcune pazienti durante le sedute di cavitazione medica, tecnica utilizzata per la riduzione del grasso corporeo, eseguite nel suo studio privato di Roma.

LE INDAGINI

Le indagini, avviate in seguito alla denuncia sporta da una delle pazienti, non convinta dalle tecniche “poco ortodosse” utilizzate dal medico, sono state condotte dalla “Sezione reati in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile che, in poco tempo, ha rintracciato e ascoltato tutte le pazienti coinvolte, ricostruendo quanto verificatosi.

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