Derby Coppa Italia, Lazio in finale: delusione Spalletti, euforia Inzaghi

Le aquile staccano il pass per la finale del 2 giugno e vivono una stagione da sogno. I giallorossi adesso devono confermare il secondo posto o provare l'assalto disperato alla Juve per non chiudere a mani vuote la stagione

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Coppa Italia Derby, Lazio in finale: delusione Spalletti, euforia Inzaghi
Coppa Italia, Lazio in finale

Coppa Italia – La Roma batte 3-2 la Lazio, ma è una vittoria inutile perché sono i biancocelesti a staccare il pass per la finale.

COPPA ITALIA

Biglia e compagni hanno interpretato il match alla perfezione concedendo poco o nulla agli avversari.

I giallorossi sono infatti stati costretti a sbilanciarsi dopo il 2-0 dell’andata.

Milinkovic Savic e Immobile hanno portato due volte in vantaggio le aquile che si sono fatte riprendere e superate dal gol di El Shaarawy e dalla doppietta di Salah.

Poco importa perché contava solo guadagnare la finale che cambia e di parecchio la stagione dei due club.

QUI ROMA

Una stagione negativa per la Roma che ad agosto hanno visto svanire il primo obiettivo stagionale con la mancata qualificazione alla Champions League, dopo il ko nel playoff con il Porto.

Le eliminazioni contro Lione e Lazio in Europa League e Coppa Italia rischiano di lasciare il club a mani e tasche vuote.

Sì perché oltre l’aspetto sportivo c’è da considerare anche quello economico.

Soprattutto per un club che deve combattere con un bilancio fortemente negativo.

Adesso c’è un secondo posto da difendere e il sogno di riprendere la Juventus che è sempre lassù con sei punti di vantaggio su Totti&co.

La distanza è ampia, ma a questo punto i lupi non hanno più niente da perdere e devono provare il tutto per tutto.

Difficile tuttavia ipotizzare che Luciano Spalletti possa rimanere per un’altra stagione sulla panchina della Roma.

I probabili zero titoli e un rapporto difficile con l’ambiente spinge l’ex Zenit verso altri lidi.

Francesco Totti potrebbe appendere gli scarpini e intraprendere la nuova carriera da dirigente, ma mai dire mai.

Senza Spalletti, il capitano potrebbe decidere di regalarsi un’altra stagione sul campo.

QUI LAZIO

Tutta altra atmosfera dalle parti di Formello con Simone Inzaghi che sta facendo un’autentica impresa.

Arrivato in estate dopo l’affaire Bielsa, il mister di Piacenza ha ricompattato un gruppo sgretolato.

Ha dato maggiore consapevolezza ai giovani e creato l’atmosfera giusta che fa volare i suoi.

Quarto posto in campionato con ben 60 punti all’attivo a sole quattro lunghezze dalla zona Champions occupata dal Napoli.

I partenopei domenica arriveranno all’Olimpico in quello che è a tutti gli effetti uno spareggio per il terzo posto.

Vincere porterebbe le aquile a una sola lunghezza dal playoff con in più il vantaggio dello scontro diretto in caso di arrivo a pari punti.

Ieri è arrivata la ciliegina sulla torta con la conquista della finale della Coppa Italia che porterà Biglia e compagni a giocarsi un trofeo il prossimo due giugno all’Olimpico contro la Juventus o il Napoli.

Se i bianconeri, che partono dal 3-1 dell’andata, dovessero passare il turno e vincere lo scudetto, la Lazio avrebbe già il diritto di giocarsi la Supercoppa Italiana a prescindere dall’esito della finale.

IL GIOVANE INZAGHI

Un bel risultato per il giovane Inzaghi che festeggia oggi 41 anni e ha definito questo come il compleanno più bello della sua vita.

La sua Lazio sa divertire, ma sa anche soffrire.

Interpreta al meglio le partite e ha la dote di non mollare e arrendersi mai anche davanti alle difficoltà che sembrano insormontabili.

Se da giocatore Simone ha fatto sognare il popolo biancoceleste ai tempi di Cragnotti, da allenatore con Lotito vuole ripetersi e portare la Lazio sempre più in alto.

Il mister si è scrollato definitivamente il nomignolo Inzaghino.

Non è più il fratello più piccolo di Pippo, adesso è un allenatore con carisma e personalità che è destinato a togliersi tante soddisfazioni in carriera.

Antoniomaria Pietoso

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