Intervista a Vittorio Sgarbi: «Trump? È un bisessuale»

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Vittorio Sgarbi su Trump: «È bisessuale»
Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi è intervenuto stamattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

VITTORIO SGARBI SU TRUMP

Su Trump e il suo attacco alla Siria: “Questo prova che avevo ragione io a parlarne bene, è imprevedibile e l’imprevedibilità è la migliore qualità che un uomo possa esprimere.

Sembrava amico di Putin e poi gli è andato a bombardare Assad. La sua è stata una azione di dissuasione, poteva essere molto più volenta, la sua è stata un’azione chirurgica che secondo me lui non ha voluto ma che gli è stata proposta da qualche generale.

Ha valutato in modo laico, questa è la cosa positiva di Trump. Non ha pregiduzi. Non è che gli piacciono solo i culattoni, gli piace anche la figa.

Gli piace Putin, poi bombarda Assad, Trump è bisex, è imprevedibile. Credo che Trump sia bisex”.

IL CASO COLOSSEO

Sgarbi sul turista che ha inciso il nome di moglie e figlia sul Colosseo con un euro: “Ma chi se ne frega, non mi pare importante. Ha scritto il nome, tutta la vita hanno scritto Byron, Canova e altri il loro passaggio su monumenti in qualunque punto del mondo.

E’ un falso problema, i graffiti sono utili, quando distruggeranno il Colosseo rimarrà la pietra in cui il turista ha lasciato il suo nome. Sono molto peggio quelli dell’Acea, bloccati anche dalla soprintendenza, che hanno provato a mettere a Roma una luce assurda.

Chi se ne frega della scritta, chi la fa è un coglione, sono peggio quelli che marchiano le cose con lo spray.

Poi il Colosseo è pieno di mattoni. Questo è un fatto veniale, con una moneta che danno puoi fare? L’umanità ha scritto sempre sull’arte. Se fai un graffito con la monetina fai una stronzatina che è gravina, ma ci sono fatti più traumatici. Peggio l’azione dell’Acea, faceva più danni con quell’illuminazione a Roma Acea che il turista con quel graffito. Al turista facciamogli una multa e basta”.

SU BERLUSCONI

Su Berlusconi con i capretti: “E’ riuscito a dimostrare che il grande San Francesco era di retroguardia. San Francesco e Gesù mangiavano l’agnello, lui gli dà il latte. Io quando sarò anziano non darò mai il latte alle capre, glielo metto nel culo, quale latte. Spero sia stato un modo per nutrire quelle caprette per poterle mangiare meglio. Io la vedo così. C’è da chiedersi se lui per Pasqua non mangi l’agnello. Credo che lo mangerà, è un rituale che ha la sua storia collaudata cui non si sono sottratti ne Gesù né San Francesco”.

SULLA PASQUA

Sgarbi sulla Pasqua: “Non mi piace, ma almeno ci sono meno cene rispetto al Natale o al Capodanno. Le uova di Pasqua? Non le ho mai regalate, mi fanno cagare. Qualcuno me le regala, arrivano a casa, io a una mia donna non ho mai regalato un uovo di Pasqua con dentro l’anello. Mai. La gita a Pasquetta? Ma va…A Pasquetta sarò dove sarei stato in qualunque altro giorno. Il giorno di Pasquetta vado a Carrara per preparare una lista Rinascimento per candidare una donna molto capace”.

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