Emma Bonino a Matrix Chiambretti: il femminismo e l’appello alle ragazze di oggi

L'ex leader radicale ha parlato del suo aborto, del tumore e di utero in affitto. «Credo di non aver avuto mai il coraggio di avere figli, perché avere un figlio significa dire per sempre»

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Nell’intervista guancia a guancia con Emma Bonino, in onda stasera a “Matrix Chiambretti”, su Canale 5, Piero Chiambretti affronta con l’Ex Ministro diversi temi: dal femminismo alla lotta per i diritti delle donne, dalla Legge sull’aborto alla fecondazione assistita, passando attraverso la sua vita privata.

EMMA BONINO

«Sono femminista, contenta di esserlo stata, e anzi, vorrei dire alle ragazze più giovani: “tornate ad occuparvi dei vostri doveri e dei vostri diritti, perché se no vi sveglierete una mattina e non li avrete più”» queste le parole della ex leader radicale Emma Bonino.

Chiambretti ripercorre con lei alcune tappe importanti della sua vita, tra cui una battaglia particolarmente difficile, che l’ha indotta addirittura, a gesti estremi come lo sciopero della sete che le fece perdere fino a 7 denti. E alla domanda se vale la pena soffrire così tanto per un ideale, l’ex Ministro degli Affari Esteri ha risposto «una passione è una passione, non è un lavoro».

ABORTO

Sul suo aborto nel ’74 invece – all’epoca illegale – da dove iniziò poi la sua battaglia per legalizzarlo e la mancanza di ora di un figlio, la leader radicale ha risposto: «Ho avuto la grande fortuna di potermi occupare di due ragazzine, il massimo della maternità che ho dato».

E prosegue: «In realtà, credo di non aver avuto mai il coraggio di avere figli, perché avere un figlio significa dire per sempre. Io questo coraggio non l’ho mai avuto». E sorridendo ha anche aggiunto: «Non mi sono invece mai sposata perché nessuno me lo ha mai chiesto, quindi abbiamo fatto prima».

UTERO IN AFFITTO 

E ancora, in merito al tema utero in affitto, ha dichiarato: «Il problema è regolamentare certi fenomeni. Non proibirli, perché altrimenti vengono fatti illegalmente ed evitare che ci sia uno sfruttamento delle donne». E aggiunge: «C’è anche la questione della procreazione assistita per esempio, adesso sono nati i primi figli di coppie portatrici di malattie genetiche che invece sono riusciti ad avere dei figli sani, “distruggendo” così la Legge 40 in Corte Costituzionale».

IL TUMORE 

In conclusione, sulle sue condizioni di salute, dopo il tumore ai polmoni che l’ha colpita qualche tempo fa, la Bonino confessa: «Questa, come dicono i miei medici – che sono stati la mia fortuna – è una malattia da cui non si guarisce completamente. Ci sono sempre ricadute varie, bisogna imparare a convivere. Poi sono più fragile, e – conclude – anche più vecchia».