Come candidato Sindaco trovo necessario esprimere la mia opinione sull’utilizzazione dei beni comunali.
La materia è estremamente complessa e copre aspetti diversi, che vanno da una puntuale individuazione dei beni al loro uso ed alla loro manutenzione, senza dimenticare l’utilizzazione degli stessi da parte dei cittadini.
Ho letto che un nostro bene comunale è stato perso (area di Castel De’ Paolis), in quanto acquisito per usucapione, e che un bene limitrofo potrebbe a breve subire la stessa sorte.
Di per sé il fatto è gravissimo, sia per il valore economico rappresentato da questi beni e sia perché risorse importanti vengono sottratte alla collettività. Risulterebbe, inoltre, che altri beni non siano riportati sugli elenchi comunali (Cava Vergati su via della mola vecchia).
Una situazione non certo trasparente e gestibile, alla quale intendo mettere rimedio.
Se queste sono situazioni gravi, altri beni comunali non sono in migliori condizioni, basti pensare a queste criticità:
L’ex biblioteca comunale di via Giuliano della Rovere, con una parte del tetto inesistente e sede di soli eventi sporadici;
Teatro Falcone (ex S. Cuore di via Garibaldi) utilizzato per tante manifestazioni ma tenuto in condizioni di avanzato degrado, con luci rotte, perdite di acqua dal soffitto, poltroncine danneggiate, ecc.;
Mercato coperto di via Principe Amedeo, una rovina pericolante e pericolosa, pur in presenza di una convenzione e di una fideiussione con una società privata;
Mercato di viale S. Nilo, ridotto in pessime condizioni e scarsamente utilizzato, fatto oggetto di vandalismi stupidi e gratuiti;
Il Cavallino, un nostro fiore all’occhiello e un biglietto da visita, trasformato in un gabinetto pubblico, senza alcun vantaggio per l’amministrazione e per i cittadini;
I locali comunali sotto il terrazzo del Cavallino tenuti in uno stato di semiabbandono, con rovi e ramaglie che li sommergono;
Parcheggi, come quello del campo sportivo, tenuti in uno stato di indifferenza e di abbandono;
Parchi e aiuole, come quello di Patmos, di piazza De Gasperi, il parco giochi di Borghetto, aiuole come quelle di viale S. Nilo, ecc. tenuti in stato di semi abbandono, anche perché nessuno in amministrazione pensa a riorganizzare ed assumere qualche giardiniere;
Fontane come quella della rotonda di viale 1° maggio, quella di Corso del popolo e quella principale di piazza Cavour rovinate e coperte di erbacce.
Un quadro desolante, a cui bisognerà mettere rimedio e che ci mortifica come cittadini. Non ci spaventa confrontarci con questa situazione di degrado e di indifferenza dei beni comuni: la nostra promessa è quella di mettere mano nei primi cento giorni del nostro governo ad una riorganizzazione del nostro patrimonio, patrimonio che intendiamo pubblicare e mettere sul sito comunale, affinché tutti i cittadini possano conoscere e segnalare degradi e usi impropri.
Perché, diciamolo, il patrimonio comunale è il nostro.