La tangenziale est di Roma, almeno il tratto di 460 metri in prossimità della stazione Tiburtina, sarà completamente demolito entro la fine del 2019. Il progetto di smantellamento è stato presentato ieri mattina al dipartimento Lavori pubblici del Comune di Roma, dove si è tenuta una commissione congiunta con la Mobilità.
I TEMPI DI DEMOLIZIONE DELLA TANGENZIALE EST
A metà 2018 potrebbero iniziare i lavori di demolizione. “Tra circa 10 giorni, a fine maggio- ha spiegato il direttore del dipartimento Lavori pubblici, Roberto Botta- Risorse per Roma ci consegnerà il progetto esecutivo che ci permetterà di andare in gara, se finanziato. La gara potrebbe durare almeno 6 mesi ma prima serviranno circa due mesi per fare la verifica e la valutazione. Tra un anno, quindi, potrebbero iniziare i lavori che dureranno 450 giorni, ovvero 15 mesi“. Questo vuol dire che i lavori potrebbero concludersi entro metà 2019, massimo inizio 2020.
I COSTI STIMATI E LA RIQUALIFICAZIONE
Il costo dell’operazione si attesta sui 9,9 milioni, cifra che comprende anche la risistemazione delle aree. Al termine della demolizione seguirà, infatti, la riqualificazione del piazzale ovest della stazione Tiburtina con la realizzazione della nuova stazione Atac e di nuove aree verdi. Sarà realizzata una nuova viabilità locale a raso e nuovi collegamenti, sempre a raso, tra il piazzale ovest e la via Tiburtina. Ancora incerta, invece, è la collocazione dell’area del consorzio privato Tibus, dove si fermano i pullman privati interegionali, la cui concessione è in scadenza. Al suo posto potrebbe nascere una piazza.
LA PROCEDURA DI SMANTELLAMENTO
La tangenziale non sarà abbattuta a colpi di tritolo. La tipologia della demolizione ipotizzata dall’amministrazione è uno smantellamento pezzo per pezzo dell’infrastruttura attraverso una gru. Poi saranno tagliati a ‘fette’ i piloni di cemento armato. Ma durante tutto il tempo del cantiere sarà prevista una viabilità alternativa.
L’APPOGGIO DEL COMITATO CITTADINO
Alla riunione hanno partecipato anche alcuni comitati e l’assessore ai Lavori pubblici del II Municipio, Valentina Caracciolo, che ha chiesto ai consiglieri comunali di “accelerare l’iter di approvazione dell’abbattimento, confermando la volontà dello stesso Municipio a favore della demolizione” contro eventuali ipotesi alternative come quella dei giardini pensili. Il rappresentante del Comitato cittadini stazione Tiburtina si è “detto favorevole alla demolizione e allo spostamento del Tibus, al più presto. La tangenziale dà dimora al degrado. L’area è piena di topi e noi non possiamo più aprire la finestra per le polveri inquinanti. Ci stiamo ammalando”. Si sono detti favorevoli anche gli altri comitati presenti. I 9,9 milioni necessari alla demolizione non sono ancora stati finanziati nel bilancio del Comune. Intanto a settembre partiranno i lavori per la riapertura di via Masaniello.
(Fonte agenzia Dire)