I cittadini della Capitale non sarebbero affatto soddisfatti del lavoro svolto fin qui dal M5S a Roma. È trascorso quasi un anno dalle elezioni che decretarono con maggioranza bulgara la vittoria dei grillini in Campidoglio. Elezioni che portarono Virginia Raggi alla guida della città. A undici mesi di distanza i romani fanno pollice verso al sindaco e alla sua giunta.
IL SONDAGGIO SUL LAVORO DEL M5S A ROMA
A svelarlo è un sondaggio effettuato da Index Research e lanciato ieri da Piazza Pulita. Secondo i rilevamenti fatti, la Capitale non starebbe affatto meglio di un anno fa. Rifiuti e trasporti in cima alla lista dei servizi che sarebbero addirittura peggiorati. Per i romani nessuno dei temi che riguardano la qualità della vita dei cittadini avrebbe registrato miglioramenti. In particolare, sarebbero peggiorati la gestione dei rifiuti e il sistema dei trasporti. Il primo per il 56,8% degli intervistati, il secondo per più della metà. Per sei romani su 10 sarebbero rimasti tali e quali la gestione delle politiche sociali e della sicurezza così come la capacità di rendere trasparente l’amministrazione e di eliminare gli sprechi.
UNA RIVOLUZIONE CHE NON C’È STATA
“I cittadini romani – ha commentato Natascia Turato, direttore di Index Research – non percepiscono il cambiamento promesso dal Movimento Cinque Stelle, la rivoluzione tanto attesa fino ad oggi non c’è stata secondo la nostra rilevazione”.
LE INTENZIONI DI VOTO DEI ROMANI
Pd e M5S, secondo Index Research, sarebbero a due punti e mezzo di distacco: la situazione appare sostanzialmente stabile, senza grandi oscillazioni. Astensione da record: il partito del “non voto” cresce ancora e arriva al 37,7% che, sommato a quello degli indecisi (17,8%), forma un esercito che raggruppa il 45,5% degli italiani. Alla domanda “Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?” il 29,3% degli intervistati ha indicato il Movimento 5Stelle. A seguire, a due punti e mezzo di distacco, il Pd che si attesta al 26,8%. Forza Italia in crescita arriva al 13,5%, un punto in più della Lega (12,5%).